L’agenzia russa Rosatom e l’Aiea hanno fatto sapere che tre impatti hanno colpito la centrale nucleare di Zaporizhzhia nella giornata di domenica 7 aprile.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, è stata attaccata nella giornata di domenica 7 aprile. L’impianto, che da tempo ormai è sotto il controllo dell’esercito di Mosca, ha subito in particolare tre impatti. Uno dei proiettili è esploso proprio all di sopra del reattore numero 6, secondo quando indicato dalla direzione russa del sito.
L’Aiea conferma gli impatti: “Questo non può accadere, rischiamo un incidente grave”
Le informazioni diffuse da Mosca sono state confermate dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea): in un post su X, ha indicato che i suoi esperti hanno potuto verificare “impatti fisici provocati da attacchi con droni alla centrale di Zaporizhzhia, compreso uno dei sei reattori”. L’organizzazione delle Nazioni Unite non ha tuttavia attribuito all’Ucraina la paternità del raid.
IAEA experts confirmed physical impact of drone attacks at ZNPP today, incl. at 1 of its 6 reactors. One casualty reported. Damage at unit 6 has not compromised nuclear safety, but this is a serious incident w/ potential to undermine integrity of the reactor’s containment system. pic.twitter.com/FvMsb4I4vs
— IAEA – International Atomic Energy Agency ⚛️ (@iaeaorg) April 7, 2024
Il direttore generale della stessa Aiea, Rafael Grossi, ha precisato che ad essere state colpite sono state “le principali strutture di confinamento” della centrale. “Ciò non può accadere. Lancio un appello formale ai comandanti militari affinché si eviti ogni tipo di azione che violi il principio della protezione delle installazioni nucleari”. Il dirigente ha quindi aggiunto: “Questo tipo di attacchi aumenta significativamente i rischi di gravi incidenti”.
UCRAINA | L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) conferma che le principali strutture di contenimento dei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno subito "almeno tre attacchi diretti"#ANSAhttps://t.co/51BgbJHQ8g
La Russia parla di tre morti e tre feriti all’interno della centrale di Zaporizhzhia
Al contempo, l’agenzia russa per l’energia atomica, la Rosatom, ha parlato di “escalation” e ha parlato di “incidente grave che può potenzialmente mettere a rischio l’integrità delle strutture che proteggono il reattore”. Secondo la stessa organizzazione, l’attacco avrebbe provocato anche tre morti e tre feriti all’interno della centrale.
Un punto di vista condiviso dall’Aiea, secondo la quale “i danni all’unità 6 non hanno compromesso la sicurezza nucleare ma si tratta di un incidente grave che potrebbe minare l’integrità del sistema di contenimento del reattore”.
Centinaia di aerei militari israeliani hanno bombardato siti militari e nucleari dell’Iran. Netanyahu ha detto che l’operazione sarà lunga e ora si attende la risposta dell’Iran.
Una serie di operazioni anti-immigrazione hanno causato proteste a Los Angeles. Donald Trump ha risposto con l’invio dell’esercito, alzando la tensione.
A bordo della Madleen, gestita dalla Freedom Flotilla Coalition, c’erano pacchi di aiuti umanitari e l’attivista Greta Thunberg. L’equipaggio è in stato di fermo in Israele.
La Sierra Leone è uno degli stati africani più esposti al rischio di carestie e calamità naturali. Anche a causa della deforestazione, fenomeno che l’Occidente sembra voler ignorare.
Dall’Unione europea al Regno Unito, passando per il Canada, crescono le misure diplomatiche contro Israele. Che però va avanti con il genocidio a Gaza.
Dall’Africa all’Amazzonia, con un bianco e nero più vivo di ogni colore ha raccontato bellezze e fragilità del mondo. E dell’uomo che ci si muove dentro.
L’amministrazione Trump sta portando avanti una battaglia contro le università e le proteste studentesche per Gaza. Ora ha vietato agli stranieri di frequentare Harvard.
Il 30 aprile ha segnato il cinquantesimo anniversario della fine della guerra del Vietnam. Questo reportage è un viaggio alla scoperta delle storie delle donne Viet Cong che hanno lottato per la resistenza e la riunificazione del paese.