L’ultima auto diesel sarà venduta nel 2035

Secondo un rapporto di T&E, per rispettare gli obiettivi climatici e ridurre le emissioni, il passaggio ad un trasporto elettrico e a idrogeno è una scelta obbligata. E restano al massimo 15 anni.

Eccola la data che segna la fine del diesel e del motore a combustione interna: 2035. Sempre che la volontà sia quella di decarbonizzare il settore automobilistico, tagliare le emissioni di CO2 e gli inquinanti. A rivelarlo è un nuovo rapporto redatto dall’associazione Transport & Environment che mostra come, per raggiungere le emissioni zero nel settore dell’automotive entro il 2050, sia necessario elettrificare il trasporto su auto massivamente già dal 2030, per arrivare a vendere le ultime auto diesel non più tardi del 2035, anno in cui dovrebbero essere definitivamente messe al bando.

auto diesel
Quello dei trasporti è il settore con la maggiore fonte di emissioni di carbonio in Europa, contribuendo per il 27 per cento alle emissioni totali dell’Unione. Di queste il 45 per cento è rappresentato dalle automobili © Ingimage

La fine delle auto diesel

“Se vogliamo evitare il pericolo dei cambiamenti climatici, abbiamo bisogno che il mercato delle auto elettriche cresca molto più velocemente dei regolamenti proposti. Attraverso la riforma delle tasse sui veicoli e sui carburanti o l’introduzione di zone a emissioni zero, i governi hanno gli strumenti per farlo”, ha sottolineato Thomas Earl, analista dell’associazione.

Nel rapporto infatti si sottolinea come gli attuali obiettivi europei non siano in linea con l’obiettivo emissioni zero al 2050. Tassare i carburanti, passare all’intermodalità e al car sharing e ridurre drasticamente il numero di auto non sarà sufficiente. L’adozione di ambiziose misure di riduzione della domanda produrrà al massimo una riduzione del 28 per cento delle emissioni nel 2050. Troppo poco.

”Spostare le persone dalle auto al trasporto condiviso e alle biciclette è una parte importante dell’equazione, ma per ottenere una mobilità personale a zero emissioni nel 2050 è necessario disporre di auto a emissioni zero. Sia le auto elettriche che quelle a idrogeno possono portarci a zero, anche se l’idrogeno è molto meno efficiente”, continua Earl.

Tesla Roadster auto diesel
La nuova Tesla Roadster è attesa sul mercato entro il 2020 © Tesla

Il settore dei trasporti produce ancora troppe emissioni

Quello dei trasporti è il settore con la maggiore fonte di emissioni di carbonio in Europa, contribuendo per il 27 per cento alle emissioni totali dell’Unione europea. Di queste il 45 per cento è rappresentato dalle automobili. Oltre al fatto che è l’unico settore in cui le emissioni sono cresciute dal 1990, determinando un aumento delle emissioni complessive nel 2017. Urge quindi un piano rapido e deciso come dimostrato dalla scelte di molte città europee di vietare la circolazione delle auto diesel a partire dal 2030.

Non si parla ovviamente di sostituire l’intera flotta di auto private con veicoli a batterie: l’evoluzione del trasporto privato dovrà seguire un’evoluzione dei servizi a disposizione, dove trasporto condiviso, bicicletta e trasporto pubblico dovranno essere le opzioni preferibili. In questo scenario nemmeno la preoccupazione dei detrattori, preoccupati per la domanda elettrica, pare spaventare: nel 2050 l’intera flotta di auto elettriche in Europa consumerà il 14,7 per cento dell’elettricità generata nel continente nel 2015.

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