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Barbabietola preziosa per il benessere della mente e del sistema cardiocircolatorio. Ma anche per intestino, occhi e ossa. La scienza lo dimostra.
Spesso a forma di cuore, la barbabietola (Beta vulgaris) è una radice della famiglia delle Chenopodiacee, la varietà di piante a cui appartengono anche gli spinaci. Considerata un super alimento dagli esperti per le tante virtù benefiche, la barbabietola, originaria del Nord Africa, sembra anche essere un’alleata preziosa per il buon funzionamento del sistema nervoso.
Sono stati i ricercatori della Wake Forest University della Carolina del Nord, negli Stati Uniti, ad analizzare questo effetto positivo della barbabietola. Per sei settimane hanno fatto allenare, per tre volte la settimana per 50 minuti, 26 soggetti over 55 con pressione alta. Prima dell’allenamento a metà del campione è stato somministrato un succo di barbabietola (dotato di 560 milligrammi di nitrato), mentre agli altri pazienti è stato dato un succo placebo.
Al termine del test, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of gerentology, gli studiosi hanno analizzato il cervello dei partecipanti tramite risonanza magnetica e scoperto che chi aveva consumato il succo di barbabietole presentava una corteccia somatomotoria (regione che aiuta a controllare il movimento del corpo) strutturalmente più forte di chi aveva assunto il placebo. “Rispetto all’esercizio da solo, l’aggiunta del succo ha determinato una connettività cerebrale che somiglia molto a quello che si vede nei giovani”, ha commentato il co-autore dello studio W. Jack Rejeski.
A questa analisi se ne aggiunge un’altra che evidenzia quanto la barbabietola sia un vero toccasana per i vasi sanguigni: secondo il recente studio pubblicato sulla rivista Hypertension, il suo effetto ipotensivo deriverebbe dalla quantità di nitrati presenti nell’ortaggio. Queste sostanze, infatti, una volta trasformate in ossido nitrico all’interno dell’organismo, sono in grado di rilassare i vasi sanguigni e, di conseguenza, indurre un abbassamento della pressione sanguigna. Secondo Amrita Ahluwalia, autrice della ricerca e docente di farmacologia vascolare presso la London school of medicine, l’indagine dimostra inoltre che la barbabietola rossa e i farmaci contenenti nitrati (quelli utilizzati nel trattamento della pressione alta) sarebbero ugualmente efficaci nell’abbattimento dell’ipertensione. Lo studio si rivela particolarmente prezioso se si considera che oggi, secondo una recente analisi pubblicata su Lancet, il numero di persone nel mondo con ipertensione negli ultimi 30 anni è più che raddoppiato, superando nel 2019 quota 1,2 miliardi.
Ma non finisce qui, la barbabietola fa bene anche all’umore. Essendo ricca di triptofano, amminoacido in grado di stimolare la produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”, l’ortaggio può aiutare a combattere la depressione. E ancora, grazie alla vitamina C (circa 7 mg per 100 gr) e ad alcune vitamine del gruppo B, funge anche da ricostituente naturale e rappresenta un antidoto per chi soffre di inappetenza. Infine, la presenza di ferro (0,400 gr in 100 gr di prodotto) la rende un alimento da inserire nella dieta di chi risulta avere livelli bassi di ferro nel sangue.
A tutto questo si aggiunge che la barbabietola è anche preziosa per il nostro secondo cervello, ovvero l’intestino. Dato che la radice agisce come un probiotico aiutando ad assorbire gli acidi biliari e a stimolare la crescita dei batteri buoni, regola le irregolarità intestinali, in quanto alimento fibroso, e depura, eliminando le tossine.
Infine, il succo della barbabietola sembra essere una potente antinfiammatorio naturale, un effetto dovuto ad alcuni antiossidanti della famiglia delle betalaine, ovvero le betacianine e le betaxanitine, i pigmenti responsabili del colore rosso. Fa bene anche alla salute degli occhi (in particolare le foglie che sono ricche di luteina e zeaxantina che, per esempio, proteggono dalle malattie oculari), all’elasticità di ossa e tessuti e riduce i livelli di zucchero nel sangue perché contiene l’acido alfa-lipoico, un potente antiossidante.
Non è consigliata per chi fa uso di farmaci anticoagulanti perché è fonte di vitamina K, un coagulante naturale, e anche per chi soffre di calcolosi renale perché ricca di minerali. Infine, non è suggerita a chi soffre di acidità di stomaco perché stimola la produzione di succhi gastrici.
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