
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
I ricercatori dell’università di Bari hanno scoperto nell’Adriatico la presenza di una barriera corallina unica nel Mediterraneo.
Non ha nulla da invidiare a quelle di Sharm el-Sheikh o delle Maldive. Anzi, la barriera corallina scoperta al largo della Puglia, a circa due chilometri da Monopoli, ha delle particolarità che la rendono persino più speciale: dev’essere stato mozzafiato per gli studiosi dell’università di Bari vederla per la prima volta. Ne hanno parlato sulla rivista Scientific reports.
Leggi anche: Sicilia, scoperte spettacolari foreste di coralli vicino a vulcani sottomarini
La porzione osservata si estende per circa 2,5 chilometri, ma il sospetto è che, nella sua interezza, la barriera sia molto più lunga. “È la prima volta che nel Mediterraneo se ne scopre una così, con caratteristiche molto simili a quelle di memoria equatoriale”, spiega il professor Giuseppe Corriero, alla guida del team di ricercatori.
A differenza di quelle equatoriali, però, si trova a profondità maggiori, comprese fra 30 e 55 metri: si è quindi sviluppata con scarsità di luce e ridotta presenza di alghe, per questo è caratterizzata da colori “più soffusi, conferiti da spugne policrome con tonalità che vanno dall’arancione al viola”.
Solitamente, barriere coralline che si trovano così in profondità – delle quali sappiamo ancora poco – sono costituite da octocoralli, una sottoclasse che comprende il corallo blu e quello rosso, ma la pugliese è composta principalmente da esacoralli come anemoni e madrepore. Studiarla, quindi, ci permetterà di conoscere meglio il mare e le forme di vita che lo abitano.
Anche per questo gli autori della ricerca, tra cui professori dell’università del Salento e della Tor vergata di Roma, hanno già “allertato informalmente” il Servizio parchi e tutela della biodiversità. La barriera corallina appena scoperta, infatti, richiamerà sicuramente molti sub che s’immergeranno per ammirarla: impossibile biasimarli. Al tempo stesso, però, il fatto che la natura abbia deciso di rivelarci un segreto finora custodito gelosamente non vuol dire che abbiamo il diritto di rovinare un tesoro ancora intatto.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.