![I cambiamenti climatici rendono più fragili le foreste: spetta a noi tutelarle](https://cdn.lifegate.it/Uo8O3bcCWmXU02BcE2tjGePvH2w=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foreste-fao.jpg, https://cdn.lifegate.it/qqdIw0SCwubwy7bixl7Zzz9dx0A=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foreste-fao.jpg 2x)
L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
I ricercatori dell’università di Bari hanno scoperto nell’Adriatico la presenza di una barriera corallina unica nel Mediterraneo.
Non ha nulla da invidiare a quelle di Sharm el-Sheikh o delle Maldive. Anzi, la barriera corallina scoperta al largo della Puglia, a circa due chilometri da Monopoli, ha delle particolarità che la rendono persino più speciale: dev’essere stato mozzafiato per gli studiosi dell’università di Bari vederla per la prima volta. Ne hanno parlato sulla rivista Scientific reports.
Leggi anche: Sicilia, scoperte spettacolari foreste di coralli vicino a vulcani sottomarini
La porzione osservata si estende per circa 2,5 chilometri, ma il sospetto è che, nella sua interezza, la barriera sia molto più lunga. “È la prima volta che nel Mediterraneo se ne scopre una così, con caratteristiche molto simili a quelle di memoria equatoriale”, spiega il professor Giuseppe Corriero, alla guida del team di ricercatori.
A differenza di quelle equatoriali, però, si trova a profondità maggiori, comprese fra 30 e 55 metri: si è quindi sviluppata con scarsità di luce e ridotta presenza di alghe, per questo è caratterizzata da colori “più soffusi, conferiti da spugne policrome con tonalità che vanno dall’arancione al viola”.
Solitamente, barriere coralline che si trovano così in profondità – delle quali sappiamo ancora poco – sono costituite da octocoralli, una sottoclasse che comprende il corallo blu e quello rosso, ma la pugliese è composta principalmente da esacoralli come anemoni e madrepore. Studiarla, quindi, ci permetterà di conoscere meglio il mare e le forme di vita che lo abitano.
Anche per questo gli autori della ricerca, tra cui professori dell’università del Salento e della Tor vergata di Roma, hanno già “allertato informalmente” il Servizio parchi e tutela della biodiversità. La barriera corallina appena scoperta, infatti, richiamerà sicuramente molti sub che s’immergeranno per ammirarla: impossibile biasimarli. Al tempo stesso, però, il fatto che la natura abbia deciso di rivelarci un segreto finora custodito gelosamente non vuol dire che abbiamo il diritto di rovinare un tesoro ancora intatto.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
Il Piemonte è la regione italiana che vanta il maggior numero di comuni rurali Spighe verdi con un’attenzione spiccata alla sostenibilità.
I megabassines sono enormi riserve d’acqua pensati per l’agricoltura nei mesi di siccità. Nonostante le ottime promesse, sono oggetto di proteste per il loro impatto ambientale.
Il 26 febbraio 2023 a causa del mare mosso 94 migranti annegarono a 300 metri dalla costa calabrese: non ci furono soccorsi nonostante gli allarmi.
L’attivista 73enne impegnato nella lotta alla caccia alle balene è stato ammanettato a Nuuk su un mandato d’arresto emesso dalla Guardia costiera giapponese. Rischia l’estradizione.
A una settimana dal rogo nell’impianto di raccolta rifiuti, spenti gli ultimi focolai. Per ArpaCal non ci sono pericoli ma mancano le analisi del suolo.
In città le temperature sono più alte che altrove: è il fenomeno dell’isola urbana di calore. La cementificazione del territorio impedisce a piante e suolo di regolare la temperatura dell’aria. Dal soil sealing al calore antropogenico, le cause sono tutte legate alle attività umane.
Interessata un’area di 5mila metri quadrati, il Comune invita i cittadini a tenere chiuse le finestre e a indossare le mascherine ffp2.
Una catena umana per fermare i disboscamenti per far spazio alla grande opera: i comitati di cittadini si muovono per salvaguardare il territorio.