
La Commissione dice sì ai carburanti sintetici. Ma il mercato delle auto punta sempre di più sull’elettrica. L’Europa rischia di rimanere indietro.
Stop in Gran Bretagna alla vendita di camion diesel e benzina dal 2040. Il provvedimento, fortemente voluto da Boris Johnson, ha scatenato forti critiche dalle associazioni di categoria.
Molto si parla dell’inquinamento prodotto dalle auto private, con il recente rinnovo degli incentivi per passare a mezzi di traporto più sostenibili (invito rivolto anche alle amministrazioni locali). Ma in Gran Bretagna l’attenzione è puntata anche sulla logistica, tanto che il governo ha intenzione di vietare la vendita di camion a benzina e diesel a partire dal 2040.
L’annuncio è arrivato recentemente, e rientra nel piano di decarbonizzazione che ha spinto la Gran Bretagna ad annunciare già lo stop alle vendite delle auto benzina e diesel già dal 2030. Stando a quanto riportato dai media locali e dall’agenzia Reuters, il primo ministro Boris Johnson sta cercando di innalzare gli standard (e i traguardi) ambientali della nazione in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà in Scozia a novembre. Per il trasporto pesante inglese sarebbe una rivoluzione.
Il piano sarebbe quello di vietare la vendita dei camion alimentati a diesel più piccoli già nel 2035, e di vietare dal 2040, o prima se fattibile, la vendita di quelli pesanti più di 26 tonnellate. A questo provvedimento si aggiunge quello di creare una ferrovia “carbon free” nel 2050, e una rete di voli domestici a zero emissioni nel 2040.
A questo proposito, il governo ha annunciato di avere avviato un confronto per raggiungere l’obiettivo, assicurando allo stesso tempo che i cittadini britannici possano continuare a volare per le vacanze, le visite alle famiglie e per affari “senza contribuire al cambiamento climatico”.
“La decarbonizzazione non è solo un processo teorico – ha chiarito Grant Shapps, segretario ai Trasporti del governo britannico, all’agenzia Reuters – Si basa tutto sulla garanzia che i trasporti si sviluppino in modo corretto per la qualità della vita e l’economia. Non si tratta di smettere di fare cose, ma di farle in modo diverso”.
L’annuncio del governo britannico ha suscitato le reazioni delle associazioni di categoria. La Petrol retailers association ha definito la decisione “ottimista ma completamente irrealistica”, chiarendo che “le alternative al diesel come l’elettrico e l’idrogeno non sono ancora sviluppate al punto da poter essere vendute nel settore commerciale. Senza un’adeguata roadmap – conclude la nota – rimane solo un’aspirazione”.
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