Diritti animali

Boris Johnson potrebbe vietare la vendita di pellicce animali nel Regno Unito

Alcuni noti stilisti, tra cui Stella McCartney e Vivienne Westwood, hanno scritto al primo ministro britannico per chiedergli di vietare la vendita di pellicce animali.

Continua la battaglia per vietare la vendita di pellicce nel Regno Unito. A perorare la causa, questa volta, c’è un gruppo di stilisti britannici, capeggiato da Stella McCartney e Vivienne Westwood, che ha lanciato la campagna #FurFreeBritain e scritto una lettera rivolta direttamente al primo ministro Boris Johnson. L’obiettivo è convincere il governo a trasformare il Regno Unito nel primo paese del mondo a vietare la vendita di pellicce.

Volpe
Una volpe con le zampe rasate © Jo-Anne McArthur/Unsplash

Le iniziative contro le pellicce animali

Non è la prima iniziativa che l’Inghilterra mette in atto in difesa degli animali: già nel 2000 si era deciso di chiudere tutti gli allevamenti di animali da pelliccia. Dal 2018 inoltre il British fashion council si è impegnato a rendere la settimana della moda londinese totalmente fur-free. Questa nuova campagna, appoggiata dalla Humane society international, aggiunge quindi un tassello al percorso intrapreso dal Regno Unito, promuovendo un cambiamento consapevole e definitivo del settore moda.

E se Boris Johnson accogliesse l’appello degli stilisti inglesi in tempi brevi, il paese diventerebbe il primo al mondo a vietare la vendita di pellicce animali. Primato che si contende con la California: a ottobre 2019 lo stato americano aveva approvato una legge che vieta la produzione e la vendita di pellicce in tutto lo stato, a partire dal 2023.

“È un’opinione condivisa che la moda si stia evolvendo per rendere obsoleta la pelliccia animale – si legge nella lettera inviata a Downing street – poiché sempre più stilisti e rivenditori la eliminano dalle loro collezioni, mentre la maggior parte dei consumatori britannici la rifiuta per motivi etici”.

Le parole di Stella McCartney

Da sempre convinta oppositrice di un commercio “barbaro, crudele e immorale”, per usare le parole contenute nella lettera, c’è Stella McCartney, che ritiene l’uso delle pellicce “inutile e imperdonabile”. “Non credo che gli animali debbano morire per amore della moda – afferma la stilista –. La pelliccia non ha posto in nessuna società compassionevole e oggi il suo uso è inutile e imperdonabile. Chiaramente, la pelliccia è immorale, crudele e barbara. Ammiro enormemente la campagna #FurFreeBritain di Humane society international e sostengo il suo obiettivo di vietare la vendita di pellicce nel Regno Unito”. Non resta che sperare che il buon senso abbia la meglio.

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