Alluvione lampo nella provincia di Brescia, in poche ore è caduta la pioggia di un mese

Nella provincia di Brescia in due ore è caduto il 90% dell’intera pioggia prevista a maggio, causando allagamenti e il crollo di un argine del Naviglio.

Non solo Emilia-Romagna. I fortissimi eventi alluvionali che per giorni si sono abbattuti sulla pianura padana, colpendo soprattutto il versante adriatico, non hanno risparmiato parti di altre regioni, come le Marche e la Toscana, e ieri hanno fatto danni nella provincia di Brescia, in stretta collaborazione con il dissesto idrogeologico in cui versa buona parte del nostro territorio. Ieri pomeriggio, a causa di un violento temporale che si è concentrato sulla provincia di Brescia, un argine del Naviglio – che fino a due settimane fa era a secco – è crollato nel comune di Rezzato, facendo precipitare nel canale due automobili, fortunatamente parcheggiate e senza passeggeri a bordo.

Fortemente colpiti anche i comuni della provincia di Bresci di Caino, Nave, Concesio in Val Trompia, le cui strade si sono trasformate in fiumi di fango, dando vita a scene già viste in questi giorni nei 43 comuni emiliano-romagnoli. A Lavenone una famiglia è rimasta isolata per tutta la notte, e a Brescia alcuni sottopassi si sono allagati compromettendo la viabilità, e alcuni alberi sono crollati sulle auto parcheggiate.

Per 3BMeteo si tratta di “alluvioni lampo”

Secondo i dati del Centro meteorologico lombardo, riportati da Brescia Oggi, il temporale che ha colpito la provincia di Brescia e il suo capoluogo è stato di rara intensità, con tempi di ritorno più che decennali e una quantità di pioggia con punte di 80 millimetri a Brescia città: in poco più di due ore è caduto il 90 per cento dell’intera pioggia che maggio dovrebbe ricevere in base alla statistica.

Secondo 3BMeteo, gli episodi come quello avvenuto nel bresciano possono essere definiti “alluvioni lampo” o flash flood, ovvero allagamenti localizzati nello spazio e nel tempo a causa dei violenti nubifragi associati al sistema temporalesco che ha interessato la zona.  Quindi un fenomeno decisamente meno esteso e con meno danni rispetto a ciò che è accaduto in Emilia-Romagna e localmente sul Piemonte lo scorso weekend.

Proprio oggi pomeriggio, il Consiglio dei ministri si riunirà per estendere lo stato di emergenza anche ad altri territori a quelli dell’Emilia-Romagna: al momento però la zona del bresciano non dovrebbe essere presa in considerazione.

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