
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Per festeggiare il 150esimo anniversario del Paese il ministro dell’Ambiente ha annunciato che i 47 parchi del Canada saranno gratuiti per tutto l’anno.
Il 1° luglio del 1867, quando le colonie britanniche Provincia Unita del Canada, Nuova Scozia e Nuovo Brunswick si unirono nell’unico dominio del Canada, creando una nuova federazione, nacque a tutti gli effetti il Canada. Da quel giorno sono trascorsi ormai centocinquanta anni e il Canada ha deciso di festeggiare la ricorrenza rendendo gratuito per tutto l’anno l’accesso ai suoi 47 parchi nazionali. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e dei cambiamenti climatici del Canada, Catherine McKenna.
Il Canada è noto per i suoi spazi sconfinati, dopo la Russia è il secondo paese più grande del mondo, e per la sue selvagge bellezze naturali. La vastità del paese offre un’incredibile varietà di ecosistemi, dalla regione dei Grandi laghi alle catene montuose delle Montagne Rocciose. Nella provincia della Columbia Britannica sorge la Great Bear Rainforest, una delle più grandi foreste pluviali temperate del mondo, un’area incontaminata vasta circa tre milioni di ettari e grande come il Belgio e che ospita il rarissimo orso kermode (Ursus americanus kermodei).
Per accedere ai parchi sarà comunque necessario un pass che i viaggiatori possono richiedere attraverso il sito web del governo canadese. Rappresentanti del governo canadese hanno dichiarato che l’iniziativa costituisce un’occasione per avvicinare ai parchi nuovi visitatori, in particolare i Millennials. Parks Canada, l’ente che gestisce i parchi canadesi, ha dichiarato di avere già ricevuto due milioni di richieste di pass gratuiti.
Il governo prevede che il numero delle visite a parchi nazionali, siti storici e aree protette marine sarà superiore a quello dello scorso anno, in cui si erano registrati circa 24,5 milioni di visitatori. Il notevole incremento di visitatori potrebbe però avere delle conseguenze ambientali sull’integrità ecologica dei parchi più popolari e frequentati. Ben Gadd, guida naturalistica in pensione, è preoccupato in particolare per l’aumento del traffico dei veicoli, per la spazzatura che i visitatori potrebbero lasciarsi alle spalle e per i contatti ravvicinati con la fauna selvatica.
Eric Hebert-Daly, direttore esecutivo nazionale della Canadian Parks and Wilderness Society, ritiene l’iniziativa positiva ma richiede una maggiore attenzione e una organizzazione adeguata, aumentando il personale (di addetti alla pulizia, ad esempio, per smaltire la spazzatura che altrimenti attirerebbe gli animali) e il numero di bus navetta.
Anche per distribuire il numero dei visitatori, e alleggerire la pressione sui parchi più frequentati, ovvero il Banff national park, il Jasper national park e il Wood Buffalo national park, Parks Canada sta promuovendo i parchi meno famosi e visitati. L’ente ha pubblicato un elenco di “dieci gemme nascoste”, tra cui il Mingan Archipelago national park, l’Anse aux Meadows, sito archeologico che si trova sull’Isola di Terranova, e il Grasslands national park.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.