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A Casa Tapioca, benessere e rispetto dell’ambiente vanno di pari passo. Ecco perché Clefferson Carneiro ha scelto di aderire al progetto LifeGate Café e di servire Lavazza Alteco.
Un angolo di foresta brasiliana nel cuore del distretto del design della metropoli meneghina: potremmo descriverlo così Casa Tapioca, un locale piccolo, ma estremamente accogliente, dove ogni dettaglio – dalle piante in vaso, al legno dei tavoli, alle decorazioni – immerge il visitatore nell’atmosfera rilassata del Sud America. Aperto da appena tre mesi, il bar-ristorante si trova a due passi da Brera, in una delle zone più vivaci della città. L’obiettivo del suo titolare, Clefferson Carneiro, è quello di far amare anche agli italiani uno dei cibi tradizionali della sua terra, la tapioca, tubero dalle mille proprietà e amico della salute e del benessere. Siamo andati ad incontrarlo per farci raccontare la sua avventura e i motivi che l’hanno portato ad aderire al progetto LifeGate Café, il network selezionato di locali che promuove la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente.
Come è nata l’idea di Casa Tapioca?
L’idea di realizzare questo locale nasce per diffondere anche in Italia questo prodotto che è molto conosciuto e amato in Brasile per le sue proprietà e che qui era praticamente sconosciuto. La tapioca, che cresce davvero molto facilmente in Brasile e che ha bisogno di pochissima acqua, nasce come cibo povero, come sostituto del pane, e per questo è davvero diffusissima. Solo negli ultimi anni è stata rivalutata come prodotto amico del benessere: la farina di tapioca è priva di glutine, si cucina senza alcun lievito, è perfetta per i celiaci, per chi ha problemi di colesterolo e per tutti quelli che vogliono mangiare sano e condurre una vita sana. Si tratta di un cibo davvero speciale e per questo ho deciso di farlo conoscere anche qui in Italia. Si cucina in pratica come una piadina e le ricette che proponiamo sono davvero molto gustose, oltre che salutari.
Quali sono le azioni concrete che Casa Tapioca mette in atto per la sostenibilità?
La freschezza e la qualità dei prodotti, che sono tutti biologici e di stagione, per me contano molto. La tapioca soprattutto, non avendo bisogno di prodotti chimici per crescere, è una materia prima eccellente per la salute. Per garantire sempre cibi e bevande sani e freschi evito anche di servire succhi già pronti e preferisco invece prepararli al momento, sempre senza zucchero. Il primo pensiero, insomma, è offrire prodotti che facciano bene sia all’ambiente, sia al nostro organismo. In generale, poi, ho curato tanti piccoli dettagli: io e il mio staff, per esempio, facciamo la raccolta differenziata, evitiamo di sprecare sia l’acqua che l’energia – anche in bagno, dove utilizziamo le fotocellule – e usiamo le lampadine a led. Facciamo di tutto per evitare la plastica monouso: ai tavoli, serviamo l’acqua nel vetro e per l’aperitivo usiamo rigorosamente solo piatti di ceramica. Inoltre siamo già in contatto con un fornitore di cannucce commestibili, per eliminare definitivamente quelle usa e getta. Abbiamo anche decorato il locale con piante che riducono l’inquinamento indoor. E poi, abbiamo anche la ciotola di cortesia per i cani, posizionata fuori dal locale: ci sembrava importante avere anche un occhio di riguardo anche per gli animali. Facciamo tutto questo perché abbiamo davvero a cuore il futuro.
Come si inseriscono l’adesione al progetto LifeGate Café e il caffè Lavazza Alteco nella filosofia di Casa Tapioca?
Quando ho scoperto il caffè biologico Lavazza Alteco, l’ho subito voluto nel mio locale, perché molto meglio di altri rispecchia la mia idea di alimentazione sana e naturale. E ai clienti piace, perché sanno che è buonissimo: per esempio c’è un gruppo di architetti che non pranza qui, ma che viene apposta per bere il caffè Lavazza Alteco! Sempre più spesso, infatti, le persone cercano cibi e bevande che siano buoni anche per l’ambiente: per questo il caffè bio è sempre la scelta migliore.
Per Clefferson Carneiro, il rispetto dell’ambiente va di pari passo con l’attenzione alla salute e al benessere dei clienti. Segue un trend importante per un numero sempre maggiore di italiani: secondo l’ultimo Osservatorio sullo stile di vita sostenibile realizzato da LifeGate in collaborazione con Eumetra MR, infatti, la discussione sui danni sulla salute delle persone e dell’ambiente provocati dall’uso indiscriminato di pesticidi in agricoltura è uno dei temi che interessano di più i connazionali. Da qui la scelta di aderire a LifeGate Café e di servire Lavazza Alteco, un caffè buono e sano, coltivato senza pesticidi, 100% da agricoltura biologica e certificato UTZ.
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