
Le imprese che hanno sottoscritto il Patto mondiale delle Nazioni Unite hanno migliorato la loro sostenibilità sociale e ambientale, dimostrando la correlazione tra prestazioni Csr avanzate e adesione al programma dell’Onu.
Coniugare innovazione e rispetto dell’ambiente per una crescita economica inclusiva. Su questo si sono confrontati Ceo e presidenti delle più importanti aziende durante la seconda edizione dei CeoForLife awards.
Coniugare innovazione, rispetto dell’ambiente e della persona per una crescita economica inclusiva, attenta ad avere un impatto positivo sulla società. Sono stati questi i temi su cui si sono confrontati Ceo e presidenti delle più importanti aziende e multinazionali maggiormente impegnati sul tema della sostenibilità in occasione della seconda edizione dei CeoForLife awards, tenutasi dal 17 al 24 maggio a Roma. L’obiettivo dell’iniziativa? Dare visibilità e condividere i progetti delle aziende che si stanno allineando all’Agenda 2030 mettendo in primo piano la responsabilità sociale.
L’evento, ospitato a Roma dall’università Luiss Guido Carli e che ha visto fra i media partner LifeGate e Wired, nasce dal progetto CeoForLife, una community di Ceo che si è data come scopo principale quello di affrontare le sfide globali contemporanee, seguendo i 17 Sustainable development goals delle Nazioni Unite, lavorando fianco a fianco con istituzioni, imprenditori, mondo accademico e studenti.
Un’idea che nasce dalla convinzione del suo presidente e fondatore, Giordano Fatali, che le aziende abbiano un ruolo centrale nel creare il mondo produttivo futuro promuovendo i principi di dignità individuale e rispetto a livello produttivo, sociale, tecnologico, istituzionale e mediatico: “Quest’anno celebriamo un anno di vita della nostra community, nata con l’idea di mettere insieme una nuova generazione di Ceo. Quello che ci unisce – ha proseguito Fatali – è il comune impegno figlio di una scelta di campo: quella di mettere le proprie competenze, le proprie risorse, la propria passione per quello che facciamo nelle nostre aziende a servizio della comunità e del Paese e delle nuove generazioni”. Una community, quella di CeoForLife, che oggi aggrega oltre 200 soggetti tra Ceo, imprenditori, istituzioni, università, giovani, media, “ovvero tutti gli stakeholder necessari per gettare le fondamenta di un cambiamento duraturo e sostenibile”, ha ribadito Fatali.
Del progetto fanno parte anche i CeoForLife awards, un’occasione ulteriore per valorizzare, condividere e amplificare le attività e i progetti dei Ceo e delle aziende in prima linea sul tema dell’economia circolare e dello sviluppo sociale. I lavori dell’edizione 2022 hanno previsto una prima parte dedicata alla SDGs marathon durante la quale i Ceo sono stati chiamati a raccontare la loro esperienza e le iniziative che generano ricadute positive non solo in termini di business, ma soprattutto in termini di valore generato per la società e l’ambiente, con le giornate a seguire animate da roundtable di confronto tra associazioni, aziende e stakeholders, con l’obiettivo di rafforzare partnership e promuovere una crescita economica sostenibile.
Fra i momenti più significativi di questa seconda edizione la presentazione alle istituzioni del documento programmatico frutto del lavoro della prima annualità della CeoForLife Pnrr task force, ovvero dei gruppi di lavoro tra Ceo e studenti dell’università Luiss Guido Carli che ha portato all’individuazione di progetti in linea con le 6 missioni del Pnrr. Tra i settori su cui si sono concentrati i progetti: mobilità sostenibile, nutrizione, education e digitalizzazione, consumo e produzione responsabili e tracciabilità, inclusione sociale, assistenza e formazione per le persone interne ed esterne alle imprese ed empowerment femminile; in tutto sono stati oltre 40 i progetti contenuti in un documento programmatico presentato alle istituzioni.
CeoForLife Pnrr task force è un progetto attivato nel corso del 2021 e che ha coinvolto diversi gruppi di lavoro con l’obiettivo comune di condividere idee e pianificare possibili azioni per supportare il Piano nazionale e lo sviluppo del Paese. Un progetto destinato a proseguire nel tempo e che vede fra i punti di forza proprio il fatto che studenti e Ceo lavorino per un lungo periodo fianco a fianco su obiettivi e tematiche condivisi.
Gli studenti, attraverso riunioni periodiche con i Ceo, svolgono un lavoro di gruppo diretto a capire come ogni impresa coinvolta intenda portare avanti iniziative nell’area tematica di interesse. Gli studenti sono parte attiva di questo processo mediante proposte di sviluppo relative ai progetti, invitati a partecipare attivamente al lavoro del proprio team attraverso sistemi di peer-evaluation, incontri con i Ceo del proprio progetto, la partecipazione ad eventi organizzati. Un coinvolgimento che ha un duplice valore, da un canto quello di creare occasioni di networking, dall’altro quello di sviluppare nuove skills utili nel futuro lavorativo.
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