Il settore automotive sta vivendo una trasformazione epocale. Passare all’elettrico non basta, serve ripensare l’intera filiera, le competenze e le tecnologie. A dirlo i dati della ricerca condotta dal Politecnico di Milano per Geely Italia.
No, la Cina non vieterà la auto a benzina e diesel, almeno fino al 2040. Sta però programmando una possibile tabella di marcia per l’abbandono graduale del motore a combustione interna. Scelta che farebbe del gigante asiatico il primo mercato al mondo per i veicoli elettrici ed ibridi. A confermarlo è il vice ministro dell’industria
No, la Cina non vieterà la auto a benzina e diesel, almeno fino al 2040. Sta però programmando una possibile tabella di marcia per l’abbandono graduale del motore a combustione interna. Scelta che farebbe del gigante asiatico il primo mercato al mondo per i veicoli elettrici ed ibridi.
A confermarlo è il vice ministro dell’industria e delle tecnologie dell’informazione (It), Xin Guobin che ha dichiarato, durante un forum tenutosi a Tianjin, l’intento del Governo nel stabilire una data e un programma per abbandonare la produzione di auto a benzina e diesel, favorendo evidentemente il mercato elettrico e le due principali case automobilistiche di casa, la BYD Co e la Baic Motor.
“La messa al bando di un mercato cos grande come la Cina potrà avvenire non prima del 2040”, ha dichiarato Liu Zhijia, assistente direttore alla Chery Automobile Co., durante il Salone di Francoforte, scrive Bloomberg.
You all ready for this ripple effect? China, in EV push, plans ban on fossil-fuel vehicles: https://t.co/JaV6wNWeh8 pic.twitter.com/a089TDSIBE
— David Undercoffler (@autonews_west) 11 settembre 2017
Se tutto questo fosse confermato ufficialmente, la Cina potrebbe guidare la rivoluzione nel settore dei trasporti, dopo le recenti decisioni di Francia e Gran Bretagna. Ad oggi il solo Paese ad aver un mercato ormai maturo per quanto riguarda i veicoli elettrici ed ibridi è la Norvegia. Le vendite di nuovi veicoli a zero emissioni hanno toccato quota 37 per cento, mentre ormai il diesel è fermo al 13 per cento. Oggi infatti Norvegia e Olanda, insieme a Cina e Stati Uniti rappresentano il 70 per cento del mercato mondiale.
Ma sarà probabilmente la Cina a guidare il mercato. Nel 2016 sono stati più di 500mila i veicoli elettrici ed ibridi plug-in venduti, un aumento del 53 per cento rispetto all’anno precedente. Nei primi sei mesi del 2017, la Bejing Electric Vehicle avrebbe venduto 46.855 nuovi veicoli, seguita da Baic Motor con 36.084 unità. Per fare un raffronto in tutta Europa nei primi tre mesi del 2017 sono state 212.945 i veicoli ad alimentazione alternativa (comprese quelle a gas) immatricolati, con un aumento del 37,6 per cento (dati Acea).
La riduzione dei gravi problemi di inquinamento atmosferico, il taglio drastico delle emissioni climalteranti, l’impegno a mantenere gli Accordi di Parigi, potrebbero dunque trasformare il gigante asiatico nella nuova El Dorado per le case automobilistiche. E ciò potrebbe dettare l’agenda per il definitivo abbandono delle auto a combustione interna.
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