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Il crowdfunding, anche grazie all’ascesa dei social media, ha assunto un ruolo sempre più importante nello sviluppo di startup “verdi” e iniziative sostenibili.
Il crowdfunding, letteralmente “finanziamento collettivo”, è un fenomeno in crescita che prevede la promozione online di un progetto o un’idea richiedendo, attraverso varie modalità, somme di denaro. Il crowdfunding sembra essere diventato utile, in particolare, per sostenere quelle piccole realtà imprenditoriali che hanno deciso di puntare sulla sostenibilità.
Nonostante la riduzione dell’impatto ambientale sia ormai diventata una necessità anche per le grandi imprese, tale esigenza resta comunque subordinata agli interessi economici e all’urgenza di generare profitti. Le società più piccole si trovano invece spesso impossibilitate a lanciare sul mercato prodotti o servizi legati alla sostenibilità per mancanza di capitale e finanziamenti.
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Molti consumatori cercano opportunità per contribuire alle cause in cui credono ma, ad eccezione di poche persone, investire in società allineate con i loro valori è solitamente fuori portata. È qui che entra in gioco il crowdfunding, la capillare diffusione di internet e l’ascesa dei social media hanno infatti contribuito a sviluppare una nuova opzione di finanziamento, utile alle startup “verdi” che cercano di decollare e ai consumatori che vogliono fare la cosa giusta.
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Dal 2012 ad oggi sono nate quasi 500 piattaforme di crowdfunding, tra le più popolari e utilizzate ci sono IndieGoGo, Kickstarter, GoFundMe, Produzioni dal basso, Eppela, CrowdFundMe, StarsUp e Ulule.
Ci sono anche diverse piattaforme di crowdfunding specializzate nell’ambito della sostenibilità, come l’olandese Greencrowd, nata per raccogliere fondi per progetti di energia rinnovabile, e le statunitensi GreenUnite e GreenFunder. Il cosiddetto “green crowdfunding” è utilizzato per raccogliere fondi per sviluppare idee di business e iniziative sostenibili.
La casistica di esempi di successo di startup verdi sviluppatesi grazie al crowdfunding è ormai ampia. Tra questi la torre Warka Water, finanziata grazie ad una campagna su Kickstarter, una struttura circolare ideata da un architetto italiano che, attraverso la condensazione, intrappola l’umidità nell’aria e la fa ricadere come acqua potabile. Grande successo ha anche riscosso il progetto lanciato dalla startup israeliana di biotecnologia Supermeat, nata con l’obiettivo di ridurre l’enorme impatto ambientale degli allevamenti creando carne in laboratorio. La società è riuscita a raccogliere tre milioni di dollari e ha stretto una collaborazione con uno dei maggiori produttori di pollame d’Europa.
Il crowdfunding è dunque diventato un prezioso strumento per sostenere cause e iniziative eterogenee. Dallo sviluppo di alimenti meno impattanti alle tecnologie per pulire gli oceani, dalle serre che consentono di coltivare ortaggi quasi ovunque alle energie rinnovabili, in questo modo i consumatori possono avere un impatto reale sullo sviluppo di prodotti e servizi in cui credono e contribuire a migliorare un po’ il pianeta.
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