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Come inquinare meno e vivere felici, Nadia Toffa e il direttore scientifico di LifeGate Simone Molteni ci chiariscono come si fa nel servizio delle Iene dedicato alla sostenibilità. È andato in onda domenica 18 febbraio, ma si può rivedere qui.
“Non esistono un pilota e tanti passeggeri. Siamo tutti piloti di quell’aereo” è la tesi di Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate, intervistato qualche tempo fa da Nadia Toffa de Le Iene. Nel servizio andato in onda domenica 18 febbraio scopriamo “come inquinare meno e vivere felici”. Perché, ricorda la Toffa, “tutti noi inquiniamo con qualunque tipo di azione, dal prendere la macchina all’usare il telefonino, dal mangiare un panino al tirare l’acqua del water, addirittura stando seduti in casa nostra”. Le soluzioni, però, esistono e le abbiamo a portata di mano: tra queste, la scelta di energia proveniente da fonti rinnovabili.
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Mangiare frutta fuori stagione è altamente inquinante: importare un chilo di ciliegie dal Cile comporta l’emissione di 21 chili di CO2 nell’atmosfera, spiega Molteni. E pensare che la frutta, di per sé, avrebbe l’impatto ambientale più basso – a differenza di cibi come la carne rossa, il formaggio e il pesce. Un’altra contraddizione? Inquiniamo di più a cuocere la pasta che a produrla, perché spesso ci dimentichiamo di piccoli accorgimenti che fanno la differenza.
Nadia Toffa ci porta negli uffici e nei negozi di Milano per scoprire che temperatura c’è all’interno, ed è sufficiente un’occhiata al termometro per rimanere sgomenti. Anche una commessa ammette “sto morendo di caldo”. Infine, la scelta del mezzo di trasporto è molto importante: andare al lavoro con un suv equivale ad andarci con tre utilitarie.
Per inquinare meno, quindi, basta poco. Un ultimo accorgimento è quello di scegliere energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili: non comporta costi aggiuntivi né modifiche al servizio, e per richiederla molto spesso bastano un click o una telefonata. “Se tutti gli spettatori de Le Iene passassero all’energia pulita sarebbe come riforestare 750mila campi da calcio”, conclude Molteni.
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