
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
Viaggio all’interno di uno stabilimento tedesco all’avanguardia nella produzione di moduli ad energia solare per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento. Dal tubo di rame fino al pannello pronto per essere installato. Le immagini.
A Gelsenkirchen, a poca distanza da Duisburg nel cuore della Ruhr tedesca, sorge uno degli impianti d’eccellenza del gruppo Vaillant, marchio tedesco conosciuto per le tecnologie dedicate al comfort domestico. L’azienda produce e commercializza pompe di calore, pannelli solari, sistemi per impianti combinati di micro-cogenerazione e caldaie alimentate a gas.
Fondato da Johann Vaillant nel 1874 a Remscheid, in Germania, ancora oggi è controllato dalla famiglia. Con più di 12.000 dipendenti e un fatturato pari a 2,3 mld di euro nel 2012, Vaillant sviluppa e realizza i suoi prodotti in 14 unità produttive dislocate in otto paesi.
Tra le eccellenze del marchio tedesco c’è anche la produzione dei collettori solari (o pannelli solari termici), tecnologia ad energia rinnovabile che sfrutta l’energia solare per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento.
Si parte dal rame, materiale conduttore per eccellenza, flessibile e malleabile, che viene piegato e ripiegato su sé stesso a realizzare una serpentina, vero sistema circolatorio del collettore, perché lì dentro scorrerà l’acqua da riscaldare.
Dopodiché la serpentina viene saldata tramite 13 mila punti alla lastra assorbitrice di calore, cuore del sistema, grazie al lavoro di un laser e pronta così per essere testata.
Da qui si passa su di un’altra catena, dove operano sei robot completamente automatizzati, in grado di completare il montaggio del pannello. Sei braccia meccaniche dalle movenze umanoidi, in grado di completare 280 pannelli al giorno, circa 70mila l’anno.
Si parte dal telaio in acciaio, di due colori a seconda se il prodotto sarà destinato al nord o al sud Europa. Da qui i bracci provvedono a fornire il fondo, mentre l’unica operazione a mano, vede l’installazione del collettore di rame precedentemente saldato all’assorbitore.
Il passaggio successivo vede il lavoro in contemporanea di tre robot che stupiscono per precisione e libertà nei movimenti. Uno incolla con una sorta di pennellino il fondo, mentre un’altro grazie a delle speciali ventose, installa la copertura superiore del pannello solare. L’ultimo infine sigilla eliminando l’aria in eccesso il collettore che risulta così pronto per essere imballato.
Il pannello verrà accoppiato ad un sistema ideato e realizzato sempre da Vaillant per diventare una vera e propria stazione solare, in grado di fornire una tecnologia estremamente efficiente, sostenibile ed avanzata.
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