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Curiosa iniziativa del Consorzio in collaborazione con Slow Food per aumentare la consapevolezza dei consumatori sugli sprechi alimentari.
Mai più sprechi, nemmeno al ristorante. La “doggy bag” pare stia diventando un’abitudine sempre più consolidata, anche nel nostro Paese. Il cibo non consumato non viene più buttato, ma può essere portato via e diventare un pasto, magari il giorno dopo. La bottiglia di buon vino, può diventare un aperitivo quando passa qualche amico.
Per rendere più piacevole e coinvolgente la richiesta da parte del cliente di poter portare a casa le porzioni di cibo e di bevande non consumate nel locale, arriva una nuova e creativa iniziativa promossa da Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi cellulosici), in collaborazione con Slow Food Italia, con l’architetto Michele De Lucchi e il professore Andrea Kerbaker.
L’iniziativa “Doggy Bag. Se avanzo mangiatemi”, vedrà coinvolti 75 ristoranti milanesi e lombardi che riceveranno i kit anti spreco realizzati dai designer Giulio Iacchetti, Matteo Ragni, Chiara Moreschi e Francesco Faccin: tre diversi contenitori per cibi e bevande illustrati ad arte da Olimpia Zagnoli, Beppe Giacobbe e Guido Scarabottolo.
Non è l’unica iniziativa in corso. Doggybag.it offre un servizio simile: un pratico sacchetto di carta, attrezzato con un contenitore chiuso ermeticamente adatto anche al forno microonde. Gli esercizi commerciali possono aderire al progetto, proponendo ai clienti il servizio aggiuntivo. L’azienda si impegna poi a versare parte del ricavato della vendita dei kit “a cause di solidarietà a favore di Associazioni dedite alla distribuzione di cibo a poveri”.
Nell’anno di Expo, dove per 6 mesi si parlerà di cibo, di alimentazione e di sostenibilità, l’impegno a non buttare nemmeno una briciola deve diventare una prassi di tutti.
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