
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
In occasione delle Giornata mondiale dell’ambiente, Livorno inaugura gli interventi di forestazione realizzati dal Comune in collaborazione con l’iniziativa di Unicoop Tirreno Un nuovo socio, un nuovo albero.
È una boccata d’ossigeno quella che il Comune di Livorno ha regalato alla sua città grazie all’iniziativa di Unicoop Tirreno Un nuovo socio, un nuovo albero. Il 4 giugno, alla vigilia della Giornata mondiale dell’ambiente (che si celebra il 5 giugno), sono stati infatti inaugurati gli interventi di forestazione che hanno portato alla piantumazione di 900 nuovi alberi nell’area urbana. Realizzati tra ottobre e novembre 2020, questi interventi fanno parte del progetto della campagna nazionale Mosaico Verde, promossa da Legambiente con lo scopo di riqualificare il territorio italiano e tutelare i boschi esistenti.
L’operazione ha riguardato tre aree della zona sud di Livorno: il parco Rio Felciaio nel quartiere La Leccia, il parco Bikonacki-Muratori e il parco Bmx (Parco Lions), entrambi nel quartiere Ardenza – La Rosa. Proprio in quest’ultimo si è svolto l’evento inaugurale dell’iniziativa, che assume anche un valore simbolico nella giornata che quest’anno è dedicata in modo particolare al ripristino dell’ecosistema. Una missione indispensabile che l’umanità deve assumersi per riparare i danni causati al patrimonio naturale della Terra dalla sua condotta antropocentrica .
E proprio per favorire la biodiversità dell’ambiente e il rapido attecchimento delle piante messe a dimora per il progetto, sono state utilizzate diverse specie autoctone, coerenti con le condizioni climatiche del territorio, tra le quali il leccio, l’acero campestre, la fillirea e il biancospino.
I vantaggi della piantumazione di 900 nuovi alberi sono molteplici. Dal beneficio generato sugli ecosistemi locali e sulla loro biodiversità, al miglioramento della qualità dell’aria, fino all’effetto di mitigazione delle temperature, operato dalle piante soprattutto durante la stagione estiva. Una vera e propria rigenerazione ambientale e, insieme, una cura di bellezza per tutto il territorio, a beneficio della collettività. A sottolinearlo anche l’assessora all’Ambiente del Comune di Livorno Giovanna Cepparello, intervenuta all’evento inaugurale: “La piantumazione di nuovi alberi è un obiettivo primario di questa Amministrazione, che si armonizza alla perfezione con le nostre strategie di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici. Il verde in città non deve e non può essere considerato solo come un ornamento, un abbellimento. Esso è una risorsa per garantire una qualità di vita più alta e una maggior tutela del nostro ambiente”.
“Il 26 febbraio 2020 Unicoop Tirreno ha compiuto 75 anni: un compleanno importante che abbiamo voluto dedicare all’ambiente, uno dei temi su cui la Cooperativa è maggiormente impegnata da sempre, e ai giovani, a cui la nostra Cooperativa è destinata, affinchè il suo patrimonio etico, economico e sociale si rinnovi nel tempo,” afferma invece Marco Lami, presidente Unicoop Tirreno, presente all’inaugurazione insieme a Sandro Scollato, amministratore delegato di AzzeroCO2 e Carmine Villani, dirigente scolastico IV circolo didattico La Rosa.
A vivacizzare l’evento anche i bambini della scuola Lambruschini che ha sede nel quartiere Ardenza – La Rosa, interessato dall’opera di forestazione. Per loro questa iniziativa si è trasformata anche in una preziosa occasione educativa e di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e di tutela dl verde pubblico, che la scuola ha promosso proponendo lavori incentrati sul valore dell’albero nelle aree urbane.
L’intervento di forestazione inaugurato a Livorno si inserisce nella campagna destinata agli under 30 Un nuovo socio un nuovo albero, con cui la Cooperativa si è impegnata a piantare un nuovo albero per ogni nuovo socio tra i 18 e i 30 anni. Un’iniziativa nata per festeggiare un appuntamento molto importante per la storia di Unicoop Tirreno che nel 2020 ha celebrato il suo 75esimo anniversario. Un gesto concreto di cura per il nostro pianeta che va ad aggiungersi alla lunga lista di iniziative portate avanti negli anni da Coop, da sempre attenta alle tematiche ambientali. Solo la settimana scorsa proprio al circolo pesca Nazario Sauro di Livorno aveva fatto tappa anche il tour ambientale Un mare di idee per le nostre acque promosso da Coop insieme a LifeGate PlasticLess, per la salvaguardia dei mari.
Esempi di come l’incontro tra enti locali, aziende e società civile sia fondamentale per portare avanti interventi di salvaguardia ambientale a beneficio di tutti.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
Storica sentenza della Corte costituzionale: la mamma non biologica di una coppia di donne ha stessi diritti e responsabilità in ambito lavorativo.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.