
Secondo uno studio, le antocianine che donano ai vegetali i colori rosso, viola e blu si distinguono per il loro effetto protettivo contro i danni da microplastiche all’apparato riproduttivo.
Locanda Margon, guidata dallo chef Edoardo Fumagalli che ha firmato le ricette naturali di LifeGate, ha mantenuto la sua stella nella guida Michelin 2021.
Classe 1989, chef Edoardo Fumagalli è gentile con tutti e non è raro vederlo passeggiare tra gli orti e le vigne alla ricerca degli ingredienti per i suoi piatti. Aver lavorato a contatto con i grandi maestri dell’arte culinaria internazionale gli ha permesso di sviluppare la propria concezione di cucina, che per lui si basa sul rispetto del territorio e delle stagioni.
Dal 2019 Fumagalli dirige il progetto gastronomico di Locanda Margon, a Ravina di Trento, tra le vigne delle Cantine Ferrari. E dev’essere senz’altro soddisfatto del suo lavoro, dal momento che il suo locale ha conservato la stella Michelin ed è stato inserito anche nella guida 2021 dell’azienda francese – considerata uno dei più autorevoli riferimenti per la valutazione della qualità di ristoranti e alberghi.
“Sicuramente siamo contentissimi, è una conferma importante perché consolida il progetto che stiamo portando avanti a Locanda Margon, quindi vuol dire che la strada che stiamo perseguendo è quella giusta e questo deve essere un nuovo punto di partenza”, ha dichiarato lo chef ai microfoni di LifeGate. Il giovane professionista italiano ci ha guidato nella proposta delle nostre ricette naturali, coniugando la sua rigorosa cucina stellata con la nostra proposta di renderla più accessibile.
A guidare i 26 ristoranti premiati per la prima volta con una stella Michelin ci sono 14 chef under 35, più quattro under 30. Inoltre, “da quest’anno la Michelin ha introdotto un nuovo premio che è la stella verde ed è focalizzata sul tema della sostenibilità: perciò da oggi per noi non è soltanto una concezione di cucina, ma un obiettivo vero e proprio, la sostenibilità al 100 per cento”, conclude Fumagalli, che di anni ne ha 31. A dimostrazione che, anche nell’ambito dell’alimentazione, sono i giovani a condurre la rivoluzione green.
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