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Nei primi mesi del 2016, la Costa Rica ha utilizzato energia proveniente da fonti rinnovabili per 150 giorni.
La Costa Rica sta battendo record su record. Se lo scorso anno la nazione centroamericana ha toccato quasi il totale di energia prodotta da fonti rinnovabili, il 2016 si appresta ad essere solare. Per circa due mesi consecutivi, per la precisione 76 giorni, il paese non ha bruciato combustibili fossili. Lo fa sapere il Centro nazionale per il controllo dell’energia che in una nota precisa che il periodo va dal 16 giugno al 2 settembre, con una generazione continua di energia pulita.
Nel solo mese di agosto l’80 per cento della potenza è stata prodotta grazie all’idroelettrico che resta una delle fonti principali della nazione. A seguire il geotermico, l’energia eolica e il solare. Un record che si affiancherà a quello del 2015, quando il piccolo paese senza esercito ha coperto la propria domanda di energia elettrica con idroelettrico, eolico e geotermico principalmente per ben 299 giorni.
“Siamo pronti a presentare entro il 16 settembre il più grande progetto di produzione di energia dell’America centrale, che porterà 305 megawatt costanti e rinnovabili, a vantaggio di tutti i settori del Paese”, ha detto Carlos Manuel Obregon, capo esecutivo dell’Istituto costaricense de electricidad (Ice).
La Costa Rica si è confermata anche per il 2015 capace di battere tutti gli altri paesi del centro America nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Con un 31 per cento sui 34mila gigawattora totali prodotti. Paesi come Panama e Guatemala hanno fatto registrare valori di 19mila e 20mila, rispettivamente. L’obiettivo da raggiungere, entro il 2021, è diventare il primo paese carbon neutral del continente americano, ovvero in grado di avere un bilancio delle emissioni di CO2 pari a zero.
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