
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto di Standing Rock.
Fsc, il più importante ente di certificazione forestale, ha approvato su invito di Greenpeace una mozione per aumentare la protezione delle foreste primarie.
Maggiore protezione alle foreste incontaminate del pianeta. È quanto emerso dall’assemblea generale del Fsc (Forest Stewardship Council), l’organizzazione non governativa costituita per promuovere la gestione responsabile delle foreste in tutto il mondo. Con oltre il 90 per cento dei voti positivi l’assemblea ha approvato una mozione proposta da Greenpeace che aumenta la tutela delle ultime grandi foreste non frammentate, non disturbate da strade o altre significative infrastrutture umane.
L’assemblea generale si tiene ogni tre anni per stabilire e rivedere i criteri che sono alla base delle certificazioni rilasciate da Fsc e che mira a ridurre l’impatto sociale e ambientale dei prodotti della silvicoltura. “Per noi si tratta di un enorme passo avanti constatare un forte impegno da parte dell’assemblea generale alla protezione dei paesaggi forestali intatti – ha dichiarato Grant Rosoman, responsabile della campagna per le foreste di Greenpeace – considerando anche gli aspetti economici e sociali, in particolare i diritti degli indigeni. Ora avremo bisogno dia spettare uno o due anni per vedere come questo impegno sarà concretizzato sul campo, ma per noi si tratta di un importante traguardo”.
Le foreste incontaminate hanno un valore elevato, giocano un ruolo importante nell’assorbimento del carbonio, offrono riparo e sostentamento alle popolazioni indigene, costituiscono un habitat unico per specie animali e vegetali minacciate e prevengono frane ed erosioni. Il valore della superficie boschiva e della biodiversità non è solo ecologico, secondo l’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), il valore economico delle aree verdi del pianeta è stimato in 130 miliardi di dollari l’anno. Fsc inizierà a lavorare a livello regionale e nazionale per tutelare queste foreste e garantire il rispetto dei diritti delle popolazioni indigene e delle comunità forestali.
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