
Venticinque esperti si confrontano su comunità energetiche, nucleare di nuova generazione, biocarburanti e termovalorizzazione dei rifiuti: “Serve coraggio e una coscienza collettiva”.
Una tecnologia a concentrazione solare permetterà di produrre energia elettrica ed energia termica con un unico sistema, chiamato DiGeSPo. Il prototipo è in funzione a Malta e in Trentino.
Si studia da tempo una tecnologia in grado di produrre energia elettrica ed energia termica per il raffrescamento e il riscaldamento sfruttando un unico sistema.
La soluzione potrebbe venire da DiGeSPo (Distributed CHP Generation from small size concentrated Solar Power), progetto finanziato dalla Comunità europea con oltre 3 milioni di euro, che ha l’obiettivo di creare un innovativo sistema, facilmente installabile nelle abitazioni e altri piccoli edifici pubblici, commerciali e industriali. E renderli così energeticamente autosufficienti.
Il progetto, partito nel 2010 e gestito dalla Fondazione Bruno Kessler, ha visto anche il coinvolgimento di Svezia, Malta, Regno Unito e Germania. È coordinato da Luigi Crema, ricercatore all’Unità Reet (Renewable Energies and Environmental Technologies) della Fondazione, guidata da Alessandro Bozzoli.
La tecnologia. Nello specifico la tecnologia DiGeSPo prevede la realizzazione di un sistema modulare per la microgenerazione di energia elettrica e termica, utilizzando una serie di concentratori solari parabolici di 40 centimetri di diametro e un motore Stirling a combustione esterna per la produzione di energia elettrica e di calore.
https://www.youtube.com/watch?v=bKgbAwh_k_Y
Nella pratica gli specchi parabolici convoglieranno la luce solare sul tubo assorbitore, all’interno del quale si trova un fluido in grado di riscaldarsi fino a temperature di 250-300°C. Attraverso un ciclo termodinamico, il calore scambiato con il motore Stirling permetterà la cogenerazione di energia elettrica e termica derivante dal raffreddamento dello stesso. Secondo quanto riportato dal sito web del progetto, il rendimento totale del sistema è del 60-70% rispetto alla radiazione solare incidente. Ad oggi i prototipi in funzione si trovano in Trentino, presso la sede della Fondazione e all’Hotel Hilton di Malta.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Venticinque esperti si confrontano su comunità energetiche, nucleare di nuova generazione, biocarburanti e termovalorizzazione dei rifiuti: “Serve coraggio e una coscienza collettiva”.
L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più presente nelle nostre vite. Ma qual è il suo vero impatto ambientale? Una domanda banale che necessità risposte più complesse.
Un nuovo rapporto su produzione e consumo di energia in Francia evidenzia una rapida crescita delle fonti rinnovabili rispetto al 2023.
La Cina ha registrato il primo calo delle emissioni di CO2 dovuto a fattori strutturali e non a un calo della domanda.
La potenza installata di solare e eolico in Cina ha superato quella del carbone. Ma Pechino non arresta lo sviluppo della fonte fossile più pericolosa.
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
I pannelli fotovoltaici sono la tecnologia verde più utilizzata nella transizione energetica. Ma come smaltirli e riciclarli quando diventano obsoleti?
Il governo vara il ddl che segna l’inizio del ritorno al nucleare, di nuova generazione, per contribuire alla decarbonizzazione. Quali pro e quali contro?
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.