
Le gazze si stanno impadronendo delle città, causando una serie di disagi per l’ecosistema. Cosa fare per ristabilire l’equilibrio? La parola agli esperti
La Lav stila il bilancio della stagione venatoria appena conclusa e che ha fatto registrare, oltre lo sterminio di animali, 22 vittime umane e 66 feriti.
Quando finisce una guerra si contano vittime e feriti e anche quest’anno il numero di caduti è impressionante, ancora di più se si pensa che non parliamo di un conflitto ma di una pratica ormai anacronistica e alla quale quasi l’80 per cento degli italiani è contrario: la caccia.
Le vittime tra gli animali sono incalcolabili, mentre sono 22 le persone morte e 66 quelle ferite tra il settembre 2014 e il 29 gennaio 2015, delle quali si contano 4 morti e 21 feriti tra i civili, in base ai dati forniti dall’Associazione vittime della caccia.
“Una vera e propria guerra, che ad ogni stagione ripropone le assurdità dell’attività venatoria – ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile Lav del settore Caccia e Fauna selvatica – il massiccio uso di armi e l’odioso libero accesso dei cacciatori nei terreni privati: il Governo e il Parlamento devono sentire il dovere di mettere fine a questa carneficina”.
A dispetto della chiusura della stagione venatoria, scattata il 31 gennaio, i proiettili non smettono mai di fischiare accusa la Lav. “Non c’è pace per gli animali selvatici che, complici i numerosi piani di abbattimento, di volta in volta disposti da regioni e province, continuano ad essere uccisi per tutto il corso dell’anno”, ha affermato Vitturi.
La caccia rappresenta una delle principali cause della perdita di biodiversità in Italia, soprattutto a causa della cattiva gestione dell’attività venatoria, quasi sempre effettuata in maniera non sostenibile e non rispettando i criteri scientifici, né le normative internazionali di tutela delle specie e degli habitat naturali.
Tra i reati più frequenti commessi da chi imbraccia un fucile ci sono l’abbattimento di fauna protetta, l’utilizzo di mezzi vietati (come i richiami vivi), il mancato rispetto della distanza prevista dalla legge per cacciare vicino ad abitazioni, strade o luoghi di lavoro e la caccia con documenti non in regola.
A rendere ancora più assurda la situazione è che la caccia è ormai una pratica non tollerata dalla quasi totalità della popolazione, secondo il Rapporto Italia 2015 di Eurispes il 78,8 per cento degli italiani è contrario alla caccia e i cacciatori sarebbero meno di 700mila, toppo pochi perché continuino ad impoverire la nostra biodiversità e continuino a mettere in pericolo chiunque voglia farsi una passeggiata nel bosco.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le gazze si stanno impadronendo delle città, causando una serie di disagi per l’ecosistema. Cosa fare per ristabilire l’equilibrio? La parola agli esperti
Shell incassa 40 miliardi mentre cresce la povertà energetica. E due comunità nigeriane denunciano il colosso per i danni ambientali nel delta del Niger.
29 città su 95 hanno superato i limiti giornalieri di PM10 nel 2022: lo dice il rapporto Mal’aria di Legambiente. Al nord la le situazioni peggiori.
Renature Italy mette in campo sforzi e risorse per il mantenimento delle aree protette e per il ripristino di habitat degradati. Così Wwf Italia contribuisce a tutelare la biodiversità.
Secondo il Programma alimentare mondiale, 828 milioni di persone soffrono fame o condizioni di insicurezza alimentare a livello mondiale.
La sostenibilità è un concetto che si presta a molteplici interpretazioni e declinazioni. Chiarirne il perimetro è fondamentale per garantirci un futuro.
Sono già 26 i palestinesi uccisi dalle forze israeliane nel 2023: numeri che inquadrano una condizione sociale sempre peggiore tra isolamento e proteste.
Quali sono le strategie per decarbonizzare i fertilizzanti in agricoltura, oggi responsabili del 2,1 per cento delle emissioni globali di gas serra.
Grazie al progetto didattico del Gruppo Prada e Ioc-Unesco, tra creatività e osservazioni naturalistiche.