
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
L’altopiano di Asiago, in Veneto, non è più quello che conosciamo. Centinaia di migliaia di alberi sono crollati per le fortissime raffiche di vento: le immagini raccontano quello che le parole non possono esprimere.
Il volto dei boschi altopianesi è cambiato completamente. È quanto si legge sul sito del comune di Asiago, in provincia di Vicenza nella regione del Veneto. Le fotografie scattate da Vittorio Zunino Celotto sono la chiara testimonianza delle tenebre che con la tempesta del 29 ottobre sono calate sull’altopiano.
Quel paesaggio fiabesco, celebrato dalle parole immortali dello scrittore Mario Rigoni Stern, è stato spazzato via da raffiche di vento che hanno raggiunto la velocità di 166 chilometri orari.
Leggi anche: Maltempo. I boschi di Rigoni Stern e di Stradivari non ci sono più
Gli alberi caduti sono almeno 300mila e sul terreno umido di pioggia e lacrime restano 400mila metri cubi di legname abbandonati. Se si considera anche la porzione di Trentino Alto Adige coinvolta, la superficie boschiva andata perduta si estende per cinquemila chilometri quadrati.
“Il maltempo di eccezionale gravità che ha colpito l’Italia a fine ottobre ha interessato anche il nostro territorio, l’altopiano di Asiago, con danni soprattutto al patrimonio boschivo”, racconta Andrea Rigoni, presidente del gruppo Rigoni di Asiago, ai microfoni di LifeGate. “In azienda non abbiamo avuto particolari conseguenze, a parte un fermo produttivo per due/tre giorni a causa della mancanza di energia elettrica. La scomparsa di boschi ha un paragone solamente nella tragedia della Prima guerra mondiale. Ci stiamo coordinando con le autorità del territorio per dare un contributo tangibile alla loro rinascita: sarà un lavoro lungo e difficile, ci vorranno tanti anni e lo faremo nel ricordo dei nostri nonni che hanno ripiantato milioni di alberi”.
Ascolta “Giornata nazionale degli alberi. La testimonianza di Andrea Rigoni sul maltempo che ha colpito l’altopiano di Asiago” su Spreaker.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
In Russia si vuole autorizzare l’abbattimento di oltre 762 ettari di foresta. Le ruspe, oltre al turismo di massa, sono l’ennesima minaccia al fragile ecosistema del Bajkal, che contiene il venti per cento dell’acqua dolce non congelata di tutto il Pianeta.
Una mappa del Guardian mostra come l’inquinamento dell’aria in Europa sia diffusissimo. La Pianura Padana tra le aree peggiori in assoluto.
Nove giudici si sono espressi contro il marco temporal, la legge che avrebbe tolto il diritto dei popoli indigeni a vivere sulle loro terre.
Arriva anche in Italia una proposta di legge per il reato di ecocidio. Jojo Mehta, fondatrice di Stop ecocide International, spiega perché è essenziale.
Nonostante indicazioni contrastanti da parte degli studi, la Commissione europea non vuole applicare un principio di precauzione sul glifosato.
L’università Queen Margaret di Edimburgo ha annunciato la scoperta di una sostanza in grado di sostituire l’olio di palma.
L’ong African parks ha acquistato il più grande allevamento di rinoceronti bianchi del mondo e ha deciso di reintrodurli nel loro ambiente naturale.
Il Sinodo dei Vescovi che si terrà a ottobre compenserà le proprie emissioni di CO2 con il supporto del progetto Impatto Zero di LifeGate.