Francia. Emmanuel Macron promette di inserire il diritto all’aborto nella Costituzione

In Francia il diritto all’aborto entrerà nella Costituzione, diventando così “irreversibile”. Lo garantisce il presidente Emmanuel Macron.

  • In Francia è stato avviato l’iter per inserire il diritto all’aborto nella Costituzione.
  • Così facendo diventerebbe “irreversibile”, sostiene il presidente Emmanuel Macron.
  • La quasi totalità della popolazione si è espressa a favore di questa misura.

Già a partire dal prossimo anno, la Francia sarà il primo paese a garantire il diritto all’aborto nella Costituzione, rendendolo così “irreversibile”. Lo ha promesso domenica 29 ottobre il presidente francese Emmanuel Macron.

Quali sono le intenzioni del presidente francese Emmanuel Macron

Già l’8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, Emmanuel Macron aveva annunciato di voler intervenire sulla Costituzione per far sì che nessuno potesse compromettere il diritto all’aborto. Descrivendo questa scelta anche come un “messaggio universale di solidarietà” nei confronti di tutte le donne che hanno visto violare questa libertà. Il riferimento evidente è il rovesciamento della sentenza Roe v Wade da parte della Corte suprema statunitense, che ha fatto sì che l’aborto non venisse più riconosciuto come un diritto federale.

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Protesta per il diritto all’aborto negli Usa © ANDREW CABALLERO-REYNOLDS/AFP via Getty Images

Il 29 ottobre Macron ha fatto sapere che è in fase di stesura una bozza di legge che va in questa direzione. “Sulla base del lavoro dei parlamentari e delle associazioni, la bozza sarà inviata al consiglio di stato questa settimana e presentata al consiglio dei ministri alla fine dell’anno”, ha scritto su X. “Nel 2024, la libertà delle donne di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza sarà irreversibile”.

Quali sono i prossimi passi per il diritto all’aborto nella Costituzione della Francia

L’aborto in Francia è stato legalizzato nel 1975, tre anni prima rispetto all’Italia. Da allora sono state messe in atto diverse leggi volte a tutelare la salute e l’anonimato delle donne che fanno questa scelta. Di recente, il termine entro il quale abortire legalmente è stato esteso da 12 a 14 settimane di gestazione, facilitando al tempo stesso l’accesso all’aborto farmacologico, ritenuto meno invasivo rispetto alla procedura chirurgica. Stando ai dati ufficiali, riportati dal Guardian, lo scorso anno nel territorio francese sono state praticate circa 234mila interruzioni di gravidanza.

Nei sondaggi, la quasi totalità della popolazione (l’89 per cento) si è espressa a favore del diritto all’aborto in Costituzione. L’iter necessario per apportare questa modifica è però piuttosto lungo. Il governo ha presentato il proprio disegno di legge, invece di affidare il compito ai parlamentari. Ciò significa che potrà convocare entrambe le Camere, in una seduta straordinaria a Versailles, per cercare di ottenere il sì di almeno i tre quinti dei parlamentari. In caso contrario, servirà un referendum.

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