
L’etichetta di un alimento deve riportare la data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Ecco la differenza e come comportarsi davanti a un cibo scaduto.
Scopriamo le virtù dei frutti della primavera: erbe ed erbette, frutta di stagione e le combinazioni più gustose e salutari.
La primavera porta un rinnovamento nel corpo e nello spirito, accogliamola nutrendoci di cibi sfiziosi e salutari!
In cucina se ne utilizzano prevalentemente le foglie (ma anche i fiori sono commestibili), filiformi e cave, profumate e con un gusto che ricorda quello della cipolla, anche se più delicato. È facilmente reperibile nei mercati di piazza e nei supermercati. L’erba cipollina è ottima a crudo nelle salse, con le uova sode e nelle frittate, sulle patate in insalata, miscelata alle insalate di stagione, nelle torte salate e nei sughi di pomodoro, con i formaggi freschi, ai quali dona un piacevole aroma. Ha proprietà digestive, depurative, antibiotiche, antisettiche, stimolanti e cardiotoniche.
Oltre al succo, adatto come condimento sulle verdure crudo al posto dell’aceto o nelle spremute con succo d’arancia, del limone andrebbe consumato tutto: la scorza e l’albedo (la parte bianca della buccia) contengono limonene ed altri limonoidi, sostanze aromatiche con attività antitumorali e anticolesterolo. Ma le proprietà preventive e terapeutiche del limone sono numerose: è molto utile per i diabetici, in quanto la presenza di acido citrico abbassa il tasso di zuccheri nel sangue. È antisettico e battericida, previene l’aterosclerosi, fluidifica il sangue, è tonico, antinfettivo, stimolante del fegato e del pancreas, antidiarroico, antiacido. Tutto il frutto è ricco di vitamina C, mentre la vitamina A si trova solo nella scorza.
In 100 g di succo che derivano più o meno dalla spremitura di due o tre limoni di buona resa, sono contenuti tra i 40 e i 50 g di vitamina C. Va segnalato che questo è il periodo migliore per la raccolta della varietà “Sfusato Amalfitano”, il pregiato limone della Costiera Amalfitana a marchio Igp, che secondo studi condotti dall’Università di Napoli Federico II è il più ricco in acido ascorbico, la vitamina C.
Apprezzata per il suo aroma piccante, si inserisce nelle insalate, in alcuni formaggi per aromatizzarli, sulla pizza, nelle salse e nei sughi di pomodoro. Anch’essa molto ricca di vitamina C, la rucola contiene abbondante vitamina A, ferro, calcio, magnesio, che insieme alle proteine e ai carboidrati ne fanno un alimento tonico per l’organismo.
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