![I cambiamenti climatici rendono più fragili le foreste: spetta a noi tutelarle](https://cdn.lifegate.it/Uo8O3bcCWmXU02BcE2tjGePvH2w=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foreste-fao.jpg, https://cdn.lifegate.it/qqdIw0SCwubwy7bixl7Zzz9dx0A=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foreste-fao.jpg 2x)
L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
La Germania ha deciso di convertire oltre sessanta ex basi militari in riserve naturali per proteggere l’avifauna minacciata.
Carri armati, filo spinato e caserme lasceranno il posto ad aquile, boschi e picchi. La Germania convertirà infatti oltre 60 ex basi militari in riserve naturali, con l’obiettivo di creare nuove oasi per alcune rare specie di uccelli.
Ben 31mila ettari, equivalenti a oltre 40mila campi da calcio, composti da habitat differenti come foreste, paludi, prati e brughiere, gestiti dalle forze militari tedesche, saranno restituiti alla natura. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente tedesco, Barbara Hendricks, sostenendo che il governo ha deciso di opporsi alla vendita dei terreni per scopi edilizi, preferendo invece convertirli in aree naturali protette.
“Abbiamo deciso di cogliere questa occasione unica – ha dichiarato Barbara Hendricks – molte aree che una volta erano off limits oggi non sono più necessarie per scopi militari e possono essere restituite agli animali e agli amanti della natura”.
L’Agenzia federale per la conservazione della natura ha comunicato che le 62 aree che saranno convertite, perlopiù situate nella ex Germania Ovest, forniranno habitat protetti a specie animali minacciate, come aquile, picchi, alcune specie di pipistrelli e coleotteri.
Grazie all’istituzione delle nuove riserve, la maggior parte delle quali sarà aperta ai visitatori, salgono a 156mila gli ettari di natura protetta in Germania. Non è la prima volta che zone militari vengono convertite in parchi naturali, basti pensare alla cosiddetta “Grünes Band”, la striscia verde situata lungo il vecchio asse che divideva Germania Est e Germania Ovest.
Quest’area, rimasta verde perché nel corso della Guerra fredda nessuno costruiva lungo la frontiera, è stata ripulita da reticolati, riflettori e mine anti-uomo e rappresenta oggi un’inestimabile dorsale ecologica, costituita da foreste e parchi naturali, che congiunge il Baltico all’Adriatico.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
Il Piemonte è la regione italiana che vanta il maggior numero di comuni rurali Spighe verdi con un’attenzione spiccata alla sostenibilità.
I megabassines sono enormi riserve d’acqua pensati per l’agricoltura nei mesi di siccità. Nonostante le ottime promesse, sono oggetto di proteste per il loro impatto ambientale.
Il 26 febbraio 2023 a causa del mare mosso 94 migranti annegarono a 300 metri dalla costa calabrese: non ci furono soccorsi nonostante gli allarmi.
L’attivista 73enne impegnato nella lotta alla caccia alle balene è stato ammanettato a Nuuk su un mandato d’arresto emesso dalla Guardia costiera giapponese. Rischia l’estradizione.
A una settimana dal rogo nell’impianto di raccolta rifiuti, spenti gli ultimi focolai. Per ArpaCal non ci sono pericoli ma mancano le analisi del suolo.
In città le temperature sono più alte che altrove: è il fenomeno dell’isola urbana di calore. La cementificazione del territorio impedisce a piante e suolo di regolare la temperatura dell’aria. Dal soil sealing al calore antropogenico, le cause sono tutte legate alle attività umane.
Interessata un’area di 5mila metri quadrati, il Comune invita i cittadini a tenere chiuse le finestre e a indossare le mascherine ffp2.
Una catena umana per fermare i disboscamenti per far spazio alla grande opera: i comitati di cittadini si muovono per salvaguardare il territorio.