
L’etichetta di un alimento deve riportare la data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Ecco la differenza e come comportarsi davanti a un cibo scaduto.
Ci sono quelli di frumento o di lenticchie, quelli di girasole, soia, senape o ravanello. I germogli sono facili da preparare in casa, ricchi di enzimi, vitamine e sali minerali.
Un modo intelligente ed economico per mangiare ogni giorno cibi ricchi di sostanze preziose per la salute è quello di prepararsi in casa i germogli, che si ottengono dai semi delle piante alimentari. I semi, con il processo di germinazione, subiscono una sorta di risveglio biologico che ne aumenta il tenore proteico e di aminoacidi e migliora l’assimilabilità di sali minerali come calcio, ferro, fosforo e magnesio. Anche l’attività enzimatica si moltiplica, così come la presenza di vitamina C e della vitamina B12, rara nel mondo vegetale.
I più utilizzati sono il frumento (grano tenero), i ceci, le lenticchie e i fagioli mung, ma ci si può sbizzarrire anche con quelli di crescione, barbabietola rossa, senape, alfalfa (erba medica), fieno greco, finocchio, ravanello, girasole, rucola e molti altri. Importante è acquistare semi da germoglio (meglio bio) e non da semina, perché questi ultimi potrebbe essere stati trattati con sostanze chimiche.
I germogli dei cereali risultano leggermente dolci, quelli dei legumi gradevolmente amarognoli. Senape, crescione e ravanello sono delicatamente piccanti.
Sono ricchissimi di aminoacidi essenziali, ferro e calcio, vitamina C e A. Combattono l’anemia e apportano nutrienti. Il loro sapore ricorda la nocciola. Crescono in 2-4 giorni.
Digeribili e con un buon contenuto di zuccheri e sali minerali. Contengono vitamine A, B1, B2, C. Sono saporiti e profumati, ma impiegano un po’ di più per germogliare.
Stimolano l’appetito e contengono molti sali minerali oltre alle vitamine B1, B2, C. Germinano in 3-5 giorni, molto facilmente.
Disintossicanti per il fegato. Dotati di sali minerali, vitamine e clorofilla, potenziano il sistema
immunitario. Contengono vitamina A, B1, B2, B6, B12, C. Germinano in 3-5 giorni e sono buonissimi, leggermente piccanti, Perfetti con il tofu o sulle uva sode.
Hanno un elevato contenuto proteico, di minerali ed enzimi. Contengono vitamina A, B1, B2, B3, B6, B12, C, E. Germinano velocemente, in 2-4 giorni e sono saporiti.
Abbassano il livello di colesterolo e regolano la pressione alta. Forniscono proteine e sono ricchi di
sali minerali e vitamine. Germinano in 4-5 giorni e si conservano, ben asciutti, in frigorifero per due settimane.
I germogli più ricchi e completi. Contengono tutte le vitamine fondamentali, abbondanti proteine e molti sali minerali. Germinano in 4-6 giorni.
Affiancano a un contenuto proteico di tutto rispetto, sali minerali e vitamine A e B3. Favoriscono la digestione e il loro sapore varia a seconda che siano stati fatti crescere alla luce diretta o meno. Germinano con facilità, in 2-4 giorni.
La germogliazione è semplice da ottenere. I semi vengono messi a bagno, quindi vanno tenuti in ambiente umido finché non germinano e in pochi giorni sviluppano una piccola radice e un fusticino lungo da 1 a 5-7 cm (a seconda del tipo di seme usato). In commercio, nei negozi di alimenti naturali, si trovano pratici germogliatori a più ripiani in cui è possibile posizionare diversi tipi di semi per creare mix vitaminici e appetitosi. Una volta cresciuti, i germogli vanno sciacquati in un colino per eliminare eventuali bucce e semi non germogliati, fatti scolare per qualche minuto e poi riposti in un vasetto di vetro con coperchio. Se non si consumano tutti subito, possono essere conservati in frigorifero per circa 5-6 giorni, a patto che vengano sciacquati ogni due giorni.
A differenza di altri semi, quelli di rucola, lino, crescione e basilico sono un po’ più delicati da far germogliare, perché a contatto con l’acqua formano una sostanza gelatinosa che li avvolge formando una pellicola. Per evitare che marciscono è meglio inumidirli con uno spruzzino, senza lasciarli a bagno a lungo. Sarà la stessa gelatina che li avvolge a mantenere l’umidità necessaria.
Si possono utilizzare al naturale, ovvero crudi, o dopo brevissima cottura. Si aggiungono alle insalate, si inseriscono nelle macedonie, nei ripieni, nelle minestre, nello yogurt e in tante altre preparazioni.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’etichetta di un alimento deve riportare la data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Ecco la differenza e come comportarsi davanti a un cibo scaduto.
Secondo uno studio, le emissioni del settore alimentare basteranno, da sole, a superare l’obiettivo degli 1,5 gradi di aumento della temperatura media globale.
Anche a causa dell’aumento dei prezzi, sempre più persone si vedono negato l’accesso a una dieta sana. L’obesità aumenta, pure nei Paesi a basso reddito.
Per la transizione verso sistemi alimentari sostenibili occorre diminuire la produzione di proteine ad alto impatto: dai legumi agli insetti, ecco pro e contro delle alternative proteiche alla carne.
L’Efsa raccomanda di eliminare le gabbie e le mutilazioni per migliorare il benessere animale, ma per i produttori europei questo si rifletterebbe nell’aumento del costo della carne.
Per la Commissione europea, in alcune zone d’Italia l’inquinamento delle acque da nitrati non sta migliorando o si sta aggravando.
In tutto il mondo crescono superfici agricole coltivate a biologico e produttori, ma serve una spinta ai consumi verso la transizione agroalimentare.
Prima capitale in Europa a farlo, Edimburgo ha sottoscritto il Plant based treaty per promuovere diete vegetali in risposta alla crisi climatica.
Secondo una ricerca, seminare cereali diversi contemporaneamente sullo stesso terreno è una pratica antica da riscoprire per un’agricoltura più resiliente.