
Il fumo degl incendi in Canada ha raggiunto New York, Philadelphia e altre città statunitensi: dichiarata l’allerta smog per 110 milioni di persone.
Martin, studente francese, ha un tasso di glifosato nelle urine 31 volte superiore al massimo consentito. Eppure è attento a ciò che mangia.
“Ero sicuro che le analisi delle mie urine avrebbero evidenziato la presenza di glifosato, ma non mi aspettavo di certo che i livelli fossero questi”. A parlare è Martin, 26 anni, originario di Tolosa, in Francia, e studente di sociologia dell’ambiente. Come molti altri militanti ecologisti transalpini, negli ultimi mesi si è sottoposto a controlli per identificare la presenza del pesticida – considerato “probabilmente cancerogeno” dall’Organizzazione mondiale della sanità nel luglio del 2015.
Ciò che sorprende è che nel suo caso il livello è 31 volte più alto rispetto ai limiti autorizzati. Nonostante sia vegetariano. E nonostante, come molti altri militanti, faccia particolare attenzione a ciò che mangia: “Cerco di privilegiare al massimo i cibi biologici, nonostante le difficoltà che incontrano gli studenti. Avevo l’impressione di fare sufficientemente attenzione…”, ha aggiunto il ragazzo, secondo quanto riportato dalla stampa francese.
Assieme a lui, a sottoporsi alle analisi – in presenza di un ufficiale giudiziario – sono state 44 persone. Che hanno depositato una nuova denuncia per “attentato alla vita altrui”, per “truffa aggravata” e per “compromissione dell’ambiente”. Il tutto nel quadro della campagna “Ho trovato del glifosato nelle mie urine. E tu?”.
20 Minutes: Toulouse: Martin mange bio, il a pourtant 31 fois le taux autorisé de glyphosate dans ses urines.https://t.co/HT2aOpjHnh
via @GoogleNews
— TomCat – φ – Classe 3 N°4649 (@tomcat_fr) 14 febbraio 2019
Già nello scorso mese di settembre, 60 cittadini dell’Ariège – dipartimento francese della regione Occitania, situato al confine con la Spagna – hanno deciso di depositare un esposto presso il tribunale. Nel loro caso si sono ritrovati con in media 1,43 nanogrammi per millilitro nei campioni prelevati, il che rappresenta 14 volte la dose massima autorizzata nell’acqua potabile.
L’obiettivo è esercitare pressione affinché l’uso del glifosato – sostanza alla base del prodotto Roundup della Bayer (ex Monsanto) – venga vietato in ragione di un principio di precauzione. Intanto, il 15 gennaio, il tribunale amministrativo francese di Lione ha deciso di annullare l’autorizzazione alla commercializzazione del Roundup Pro 360.
Leggi anche: Glifosato, la Francia non mantiene la promessa: niente divieto entro il 2021
I giudici hanno ritenuto che l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e del lavoro (Anses) abbia “commesso un errore di valutazione in materia di principio di precauzione”. Ciò nel marzo del 2017, quando concesse il proprio via libera all’uso del prodotto. Si tratta, tuttavia, ancora soltanto di una sentenza di primo grado.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il fumo degl incendi in Canada ha raggiunto New York, Philadelphia e altre città statunitensi: dichiarata l’allerta smog per 110 milioni di persone.
Le risorse degli oceani sono innumerevoli, ma bisogna farne un uso sostenibile. Sei startup ci stanno provando, ciascuna con un approccio diverso.
Lo studio di una ong rivela la presenza di glifosato, sostanza alla base del pesticida Roundup, in oltre la metà dei prodotti analizzati.
Il consiglio comunale di Atlanta ha approvato lo stanziamento di 31 milioni di dollari per la costruzione di Cop City, risvegliando le proteste della comunità.
Grandi ostacoli nei negoziati a Parigi sulla plastica. I governi sono d’accordo però sul predisporre una prima bozza entro fine anno.
Uno studio condotto in Francia indica una permanenza delle molecole dei pesticidi nei terreni maggiore rispetto a quanto finora immaginato.
L’Overshoot Day 2023 ci dice che esauriremo le risorse della Terra cinque giorni dopo rispetto al 2022, ma solo in minima parte per merito nostro.
Per la Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno, abbiamo scelto otto tecnologie che combattono l’inquinamento da plastica nei mari e nei fiumi.
I rappresentanti di 175 paesi sono riuniti a Parigi nel tentativo di accordarsi per un trattato sull’intero ciclo di vita della plastica.