
In Messico si aggravano i problemi di approvvigionamento idrico legati ad un grave episodio di siccità. Si moltiplicano al contempo gli incendi.
Martin, studente francese, ha un tasso di glifosato nelle urine 31 volte superiore al massimo consentito. Eppure è attento a ciò che mangia.
“Ero sicuro che le analisi delle mie urine avrebbero evidenziato la presenza di glifosato, ma non mi aspettavo di certo che i livelli fossero questi”. A parlare è Martin, 26 anni, originario di Tolosa, in Francia, e studente di sociologia dell’ambiente. Come molti altri militanti ecologisti transalpini, negli ultimi mesi si è sottoposto a controlli per identificare la presenza del pesticida – considerato “probabilmente cancerogeno” dall’Organizzazione mondiale della sanità nel luglio del 2015.
Ciò che sorprende è che nel suo caso il livello è 31 volte più alto rispetto ai limiti autorizzati. Nonostante sia vegetariano. E nonostante, come molti altri militanti, faccia particolare attenzione a ciò che mangia: “Cerco di privilegiare al massimo i cibi biologici, nonostante le difficoltà che incontrano gli studenti. Avevo l’impressione di fare sufficientemente attenzione…”, ha aggiunto il ragazzo, secondo quanto riportato dalla stampa francese.
Assieme a lui, a sottoporsi alle analisi – in presenza di un ufficiale giudiziario – sono state 44 persone. Che hanno depositato una nuova denuncia per “attentato alla vita altrui”, per “truffa aggravata” e per “compromissione dell’ambiente”. Il tutto nel quadro della campagna “Ho trovato del glifosato nelle mie urine. E tu?”.
20 Minutes: Toulouse: Martin mange bio, il a pourtant 31 fois le taux autorisé de glyphosate dans ses urines.https://t.co/HT2aOpjHnh
via @GoogleNews
— TomCat – φ – Classe 3 N°4649 (@tomcat_fr) 14 febbraio 2019
Già nello scorso mese di settembre, 60 cittadini dell’Ariège – dipartimento francese della regione Occitania, situato al confine con la Spagna – hanno deciso di depositare un esposto presso il tribunale. Nel loro caso si sono ritrovati con in media 1,43 nanogrammi per millilitro nei campioni prelevati, il che rappresenta 14 volte la dose massima autorizzata nell’acqua potabile.
L’obiettivo è esercitare pressione affinché l’uso del glifosato – sostanza alla base del prodotto Roundup della Bayer (ex Monsanto) – venga vietato in ragione di un principio di precauzione. Intanto, il 15 gennaio, il tribunale amministrativo francese di Lione ha deciso di annullare l’autorizzazione alla commercializzazione del Roundup Pro 360.
Leggi anche: Glifosato, la Francia non mantiene la promessa: niente divieto entro il 2021
I giudici hanno ritenuto che l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e del lavoro (Anses) abbia “commesso un errore di valutazione in materia di principio di precauzione”. Ciò nel marzo del 2017, quando concesse il proprio via libera all’uso del prodotto. Si tratta, tuttavia, ancora soltanto di una sentenza di primo grado.
In Messico si aggravano i problemi di approvvigionamento idrico legati ad un grave episodio di siccità. Si moltiplicano al contempo gli incendi.
Grazie alla determinazione di una coalizione di ambientalisti, nessun albero della foresta maya, in Belize, potrà più essere abbattuto.
Lo studio di una ong rivela la presenza di glifosato, sostanza alla base del pesticida Roundup, in oltre la metà dei prodotti analizzati.
Per l’Earth Day 2021 abbiamo intervistato Paolo Kovatsch, responsabile del recupero delle aree della provincia di Trento distrutte dalla tempesta Vaia.
Il fiume Vjiosa in Albania è l’ultimo fiume selvaggio d’Europa. Minacciato da progetti idroelettrici, una campagna internazionale sta chiedendo la sua protezione. Ce lo racconta l’attivista Olsi Nika.
Alessandra Prampolini è la nuova direttrice generale del Wwf Italia. Per salvare la Terra bisogna agire su agricoltura e allevamento. L’intervista.
Un’analisi dettagliata di ciò che si vede nel documentario Seaspiracy, fatta da chi il mare lo vive tutti i giorni a bordo delle navi di Sea Shepherd.
Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno fissato l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030, fondamentale per centrare la sfida del Green Deal.
Il ghiacciaio Muldrow, in Alaska, sta avanzando rapidamente a causa di un surge glaciale. Cos’è e cosa accade quando si verifica questo raro fenomeno.