
La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.
Ce ne sono 250. Da soli, al mondo. Sono i gorilla di Cross River. I gorilla di Montagna non sono molti di più. Ecco come possiamo salvare il più grande primate del pianeta.
“E’ mezzanotte meno cinque minuti per le grandi scimmie, che
condividono più del 96% del nostro Dna con gli uomini” ha
dichiarato il Direttore del programma ONU per l’Ambiente (UNEP),
Klaus Toepfer.
La pubblicazione, sotto l’egida ONU, dell’Atlante della popolazione
di scimmie annuncia la loro fine. Sopravvivono tra i 10.000 e i
50.000 bonobo, gli scimpanzè pigmei. Tutti nelle foreste
della Repubblica Democratica del Congo.
Sopravvivono da 170.000 a 300.000 scimpanzè, nell’Africa
equatoriale. Di una delle due specie di Orangutan, Pongo
pygmaeus, se ne contano 45.000. Per la seconda, Pongo
abelii, la situazione è drammatica, i sopravvissuti
sarebbero 7.300.
Di Gorilla di Montagna, ne restano 700, in Congo. Di Gorilla di
Cross River, 250.
La febbre emorragica Ebola, venuta chissà da dove, sta
decimando tutti. La
deforestazione avanza. Si costruiscono strade che
frammentano il loro habitat, la loro casa. Le scimmie vivono in
Stati poveri, molto poveri, e le popolazioni locali, per
sopravvivere, le cacciano.
Titola il “Corriere”, “L’ultima generazione delle grandi
scimmie”.
Io non voglio esserci, in questa generazione. Non voglio essere
io.
Cosa fare?
Gli esperti dell’Unep, autori dell’atlante
World Atlas of Great Apes and their
Conservation, chiedono 30 milioni di dollari per
salvarle dall’estinzione.
Alcune associazioni intraprenderanno azioni di supporto.
Oggi, ognuno può:
– restare informato.
– Non incoraggiare in alcun modo la deforestazione. Come?
–
Non acquistare legni tropicali: niente sedie a sdraio
in teak, niente mogano, ramino, niente legnami esotici.
– Incoraggiare il commercio equo e solidale. Diversi prodotti
provengono dall’Africa verso le Botteghe, anche italiane, e
contribuiscono al riscatto dalla povertà di quelle
popolazioni.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, lo scorso anno la deforestazione è stata stabile o in calo in tutti e sei i biomi del Brasile.
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.
Nasce il Parco nazionale del Matese, la 25esima area protetta italiana che ospita un’enorme biodiversità tra Campania e Molise.
Il 6 maggio l’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali rinnovabili che le spettano per l’intero 2025: è l’Overshoot day del nostro paese.
Il rapporto annuale di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa indica per la prima volta una situazione globale “difficile”. Male l’Italia.