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Il settore legato all’ambiente e alle energie rinnovabili mostra un trend positivo anche nell’ambito lavorativo: ecco i profili ricercati nei green jobs.
Lanciata nel 2009, la sezione Green Job di InfoJobs.it – canale dedicato alle offerte e alla ricerca di occupazione – ha visto una costante crescita, nell’ordine del 10 per cento l’anno. La green economy e i lavori “verdi”, insomma, si sono dimostrati solidi e in crescita, superando indenni anche momenti che sono stati molto difficili per l’economia del nostro Paese. Ma, nell’ormai affollato panorama dei green jobs, quali sono le figure più ricercate e le offerte più numerose?
I dati dell’Osservatorio Infojobs 2017 sono generalmente molto positivi. Nel 2016, che già di per sé è stato un anno positivo sul fronte occupazionale per le imprese italiane, i green jobs hanno mostrato performance addirittura migliori rispetto alla media del mercato, rivelandosi il settore più dinamico in Italia nel biennio. Per numero di annunci a livello nazionale, infatti, i green jobs si piazzano al sesto posto assoluto nella classifica guidata dal settore della consulenza manageriale e revisione (che da solo rappresenta il 19,3 per cento del totale delle offerte di lavoro nel 2016), seguito da Ict e telecomunicazioni. Rispetto al 2015, il numero di offerte di green jobs segna una crescita del 93,9 per cento rispetto al 2015; per fare un confronto, basta dire che in Spagna l’aumento è stato solo del 32,3 per cento.
A pubblicare il 76,2 per cento delle offerte di green jobs in Italia è il settore della consulenza manageriale e revisione (che da sola rappresenta il 76,2 per cento delle offerte di lavoro). Lo seguono, a distanza, servizi ambientali, energie rinnovabili e ambiente, organizzazioni organizzazioni no profit e consulenza strategica. Le figure professionali più ambite, quasi a pari merito, sono da un lato amministrazione, contabilità e segreteria e dall’altro lato vendite: entrambe, rispettivamente, rappresentano un annuncio su cinque tra quelli pubblicati nel portale. Chiudono la top 5 marketing e comunicazione (17,4 per cento), manifatturiero, produzione e qualità (8,6 per cento) e risorse umane (6,5 per cento).
La regione italiana più attiva è l’Emilia-Romagna, che da sola pubblica un annuncio su cinque. Ma una ricca quantità di offerte di lavori “green” arriva anche da Lazio (12,1 per cento), Lombardia (11,1 per cento), Toscana e Marche (entrambe superano il 9 per cento sul totale del portale).
The forecast for green jobs is sunnier than ever! We don’t have to choose between good jobs and a healthy planet https://t.co/baJVWufCyJ pic.twitter.com/vE3YFzHiyH
— Climate Reality (@ClimateReality) 20 agosto 2017
In un Paese in cui l’attenzione alla sostenibilità si sta diffondendo in modo capillare, a tutti i livelli, si moltiplicano anche le possibilità per mettere la propria professionalità al servizio del Pianeta. Tessa Gelisio e Marco Gisotti hanno scritto una vera e propria Guida ai green jobs, pubblicata da Edizioni Ambiente (la prima edizione è del 2009, nel 2012 ne è stata pubblicata una rivista e aggiornata).
Green jobs, di fatto, è un cappello che riunisce una serie di professioni estremamente eterogenee. C’è l’energy manager, la figura (manageriale o consulenziale) di cui le grandi imprese si devono dotare per legge, per gestire in modo efficiente l’energia. Ci sono i venditori e gli installatori di pannelli fotovoltaici, gli ingegneri che progettano innovativi impianti per generare energia dalle fonti rinnovabili, gli ingegneri e architetti specializzati in bioedilizia, gli operai che trasformano questi progetti in realtà. Ma nel mondo dei green jobs c’è anche spazio per chi non arriva da una formazione prettamente scientifica. Pensiamo al mondo della comunicazione e del giornalismo ambientale, a chi organizza e gestisce percorsi di turismo sostenibile, agli eco-chef.
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