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Tutti i vantaggi della propulsione a zero emissioni, senza gli svantaggi tipici dell’elettrico. L’idrogeno, spesso considerato una risorsa marginale rispetto alla mobilità a batteria, ha in realtà tutte le carte in regola per garantire – in un futuro non troppo remoto – spostamenti economici e sostenibili, beneficiando di rifornimenti rapidi e autonomie non distanti dalle
Tutti i vantaggi della propulsione a zero emissioni, senza gli svantaggi tipici dell’elettrico. L’idrogeno, spesso considerato una risorsa marginale rispetto alla mobilità a batteria, ha in realtà tutte le carte in regola per garantire – in un futuro non troppo remoto – spostamenti economici e sostenibili, beneficiando di rifornimenti rapidi e autonomie non distanti dalle vetture tradizionali. Un orizzonte nel quale credono fermamente le giapponesi Toyota e Honda che producono, rispettivamente, le berline Mirai e Clarity, così come la casa costruttrice Hyundai, tra i pionieri delle celle a combustibile, dato che già nel 2001, quando parlare di un’auto di serie alimentata a idrogeno appariva a dir poco futuristico, aveva già realizzato una Suv alimentata mediante fuel cell. Ora il marchio coreano torna sul tema con un prototipo inedito, denominato Next Generation FCEV, che anticipa un modello di grande serie, atteso sul mercato nel 2018.
Nel calendario personale della Hyundai vi sono almeno tre date sottolineate in verde. Il 2001, quando ha debuttato, come accennato, la prima Suv a idrogeno, il 2013, anno d’inizio produzione della più recente generazione della sport utility ix35 Fuel Cell, e il 2016, annata durante la quale è stata svelata la berlina Ioniq, primo modello al mondo declinato nelle configurazioni “green” ibrida, ibrida plug-in ed elettrica. Tre passaggi cardine alla base della strategia sostenibile del colosso coreano, cui si aggiungerà, nel 2018, un modello di grande serie alimentato mediante celle a combustibile che costituirà la summa delle conoscenze in materia d’idrogeno maturate dalla Hyundai negli ultimi vent’anni. Un’esperienza consolidatasi anche grazie all’apporto del progetto HyFIVE (Hydrogen For Innovative Vehicles) affidato all’iiT, l’Istituto per Innovazioni Tecnologiche di Bolzano, dove un’intera flotta di ix35 Fuel Cell è stata noleggiata ad alcuni automobilisti-pionieri della sostenibilità.
Dopo la ix35 Fuel Cell e la show car FE Concept, presentata in occasione del Salone dell’auto di Ginevra 2017 e interpretazione in chiave moderna, anzi futuristica, della mobilità a zero emissioni, è giunto il momento della concept Next Generation FCEV. Una Suv che anticipa un modello destinato a essere commercializzato in tutto il mondo. La concept coreana, nello specifico, adotta un’evoluzione del powertrain della ix35, alleggerito del 20 per cento a tutto vantaggio dell’autonomia della vettura. L’energia al motore elettrico viene fornita dalla classica reazione chimica dovuta alla combinazione dell’idrogeno con l’ossigeno all’interno delle pile a combustibile, oltretutto più performanti e capienti che in passato, così da beneficiare di una percorrenza media di ben 800 chilometri a ogni rifornimento. Un record reso possibile dall’efficienza del sistema propulsivo, cresciuta dal 55,3 al 60 per cento. La potenza, al contempo, aumenta rispetto ai 136 cv originari e si attesta a 163 cv.
La strategia a ridotte emissioni della Hyundai trova attualmente nella Suv Next Generation FCEV, dotata di tre serbatoi per l’idrogeno, la propria testa di ponte. Nei prossimi tre anni, il costruttore coreano intende presentare 31 modelli ecocompatibili con propulsione ibrida, ibrida plug-in, a idrogeno o puramente elettrica. A iniziare dal 2018, quando – oltre al nuovo modello fuel cell – debutterà la versione elettrica della crossover compatta Kona, accreditata di 390 chilometri di autonomia, per poi proseguire nel 2021, quando toccherà a una vettura a batterie con il marchio di lusso Genesis sino ad arrivare, subito dopo, a un quarto modello a zero emissioni, in grado di percorrere oltre 500 chilometri a ogni ricarica. L’orizzonte della Hyundai è verde.
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