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L’Australia ha troppe foreste “confinate” all’interno di parchi nazionali protetti. Così, secondo il primo ministro australiano Tony Abbott, è giunto il momento di aprire il paese al mercato dell’industria forestale e del legno. Abbott è noto per le sue iniziative che vanno contro la difesa dell’ambiente e del clima. Di recente ha deciso per
L’Australia ha troppe foreste “confinate” all’interno di parchi nazionali protetti. Così, secondo il primo ministro australiano Tony Abbott, è giunto il momento di aprire il paese al mercato dell’industria forestale e del legno.
Abbott è noto per le sue iniziative che vanno contro la difesa dell’ambiente e del clima. Di recente ha deciso per l’abolizione degli enti statali che si occupavano di cambiamento climatico creati dal precedente governo laburista.
Forse, però, nemmeno gli ambientalisti più scettici potevano immaginare che Abbott arrivasse a tanto. Durante un discorso tenuto a una cena nella città di Canberra organizzata da Forestworks (la federazione che riunisce le imprese che operano nel settore), il primo ministro australiano ha attaccato l’ideologia ambientalista che, proteggendo vaste aree forestali, avrebbe bloccato la crescita economica nell’isola di Tasmania, inutilmente secondo Abbott.
“Abbiamo già abbastanza parchi nazionali, abbiamo già abbastanza foreste inutilizzabili. In realtà, abbiamo troppe foreste inutilizzabili – ha detto Abbott – quindi amici miei, quando dico che voglio che l’Australia si apra al mercato, intendo al mercato dell’industria del legname”.
Un’affermazione talmente sfacciata da aver lasciato perplessi perfino gli industriali che hanno commentato in modo freddo. Molti, infatti, non vorrebbero che il titolo di patrimonio dell’umanità venisse revocato perché il legno proveniente da aree precedentemente protette è più difficile da vendere visto che la comunità internazionale sa esattamente da che luoghi proviene.
Sempre secondo Abbott la Tasmania ha la più bassa aspettativa di vita, il più basso livello di istruzione, e il più alto tasso di disoccupazione. E questo sarebbe dovuto al fatto che l’isola è stata dominata dai Verdi negli ultimi otto anni.
La risposta di Christine Milne, leader dei Verdi, è stata durissima: “[Abbott] è pericoloso, è un uomo pericoloso. È un uomo reazionario. Per quanto mi riguarda abbiamo un primo ministro connotato ideologicamente che non è in empatia con le meraviglie del mondo naturale, dalle barriere coralline alle foreste pluviali. Sono queste le cose a cui pensa la gente quando pensa all’Australia”. Meraviglie che rischiano di entrare nella sfera dei ricordi.
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