Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Che rapporto c’è tra gli italiani e l’automobile
Confusi e indecisi: elettrico, ibrido, benzina o diesel? Emissioni, incentivi, ricarica… Su quale auto secgliere (e perché) gli italiani hanno molti dubbi. E’ quanto è emerso al ForumAutoMotive di Milano.
Da una parte la poca chiarezza sugli incentivi per l’acquisto di vetture elettriche e ibride, dall’altra i dubbi sul diesel e sull’impatto ambientale delle varie alimentazioni. In mezzo gli italiani, sempre più confusi. Un dato però emerge chiaro dallo studio dal titolo Cittadini nel caos: quale motore scegliamo? presentato a Milano dalla Doxa, durante l’ultimo ForumAutoMotive: il 71 per cento degli intervistati avrebbe forti dubbi sull’acquisto di un’auto a gasolio, non tanto per aspetti legati all’ambiente, ma perché teme i blocchi del traffico o la prematura uscita di produzione di modelli diesel (58 per cento), a favore di ibridi ed elettrici.
L’eco bonus-malus? Provvedimento affrettato
E a far chiarezza non contribuiscono certo le posizioni espresse dal governo: “Le misure di eco bonus-malus sono state forse un provvedimento un po’ affrettato, con l’intento di promuovere la riduzione della CO2. Siamo intervenuti e lo stiamo facendo ulteriormente per migliorarlo”, ha dichiarato il vice ministro dello sviluppo economico Dario Galli nel corso dell’evento milanese dedicato alla mobilità. “Il problema degli inquinanti è stato parzialmente risolto dai miglioramenti compiuti in questi anni dall’industria automobilistica, per risolvere oggi il problema della CO2 dobbiamo puntare su auto che consumano meno combustibile. E’ necessario togliere dal mercato le auto più inquinanti e individuare misure per sostenere il ricambio del parco circolante, anche attraverso provvedimenti a sostegno della vendita di usato di ultima generazione”, ha concluso Galli.
Gli italiani? Confusi in tema di alimentazioni alternative
Sta di fatto che dallo studio Doxa illustrato da Barbara Galli in occasione del ForumAutoMotive, la confusione, quando si tratta di cambiare l’auto, regna sovrana. E l’incertezza su quale tipo di alimentazione scegliere è forte: se elettriche, ibride e Gpl piacciono soprattutto per la possibilità di “andare ovunque” senza limitazioni, il 69 per cento pensa che il diesel sia ancora la scelta ideale per chi percorre molti chilometri. Ancora scarsa, secondo lo studio Doxa, la conoscenza sul tema emissioni: solo il 16 per cento degli italiani dice di essere consapevole del livello di inquinamento prodotto da diesel e benzina.
L’ibrido appare sempre più come la scelta del futuro
L’incertezza regna sovrana anche per le vetture con alimentazione Gpl, elettrica o ibrida; in questo caso è sul prezzo che gli italiani non sanno orientarsi, sui vantaggi fiscali e in genere sull’accesso agli incentivi che risulta ancora poco chiaro. L’ibrido, sempre secondo lo studio, guadagna popolarità e per il 29 cento degli italiani è al primo posto come scelta futura più probabile.
La sostenibilità piace, ma i timori non mancano
“Ai guidatori serve una guida”, ha detto Barbara Galli interpellata a margine del convegno. “L’analisi del search di Google mostra trend in forte crescita delle ricerche online relative a ibrido ed elettrico, con picchi in corrispondenza agli annunci di possibili dismissione del diesel o a blocchi della circolazione, piuttosto che a incentivi – come l’esenzione del bollo per le auto ibride – o ancora la legge di bilancio, con la previsione della liberalizzazione della Ztl per auto elettriche e ibride”. Le interazioni sulle auto ibride ed elettriche parlano di guidatori attratti dagli incentivi e dall’ecologia in senso lato”, ma anche dei timori sulla rete di ricarica, sulla durata e lo smaltimento delle batterie e sulla reale sostenibilità dell’elettrico, temi troppo spesso al centro di disinformazione e luoghi comuni.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Italia dell’auto vista dalla Cina? “Un meraviglioso Paese”. Il colosso cinese Chery approda in Italia. E mentre l’Europa riscopre il protezionismo, marchi (per ora) sconosciuti tessono alleanze strategiche.
La prima Alfa Romeo elettrica della storia punta tutto sul piacere di guida. Non è ancora l’addio ai fossili, ma per il marchio è una svolta epocale.
Un grande polverone si è sollevato intorno al tema della Città 30, complice la stampa che con superficialità ha ribaltato le evidenze scientifiche. Tra fake news e smentite, cerchiamo di fare chiarezza
L’olio combustibile pesante è altamente dannoso, sia per i fumi che si depositano sulla banchina polare sia in caso di sversamento in mare.
La Mini più grande della storia per la prima volta anche elettrica. La Countryman punta così a conquistarsi un ruolo di auto per la famiglia. Vediamo con che esito.
Dopo il trasloco del 2024 da Roma a Misano, il prossimo anno la Formula E non farà alcuna tappa nel nostro paese. È un addio o un arrivederci?
Novità, prove (su acqua) e un palinsesto convegnistico ricco di spunti. Obiettivo, riflettere sul ruolo della mobilità elettrica in acqua e su strada.
Dalla California all’Italia, due progetti per ridurre l’inquinamento catturando e stoccando l’anidride carbonica emessa dalle navi. Una potenziale rivoluzione che ridurrebbe le emissioni del trasporto marittimo.