
Le regole di etichettatura per il cioccolato e il cacao.
Il cioccolato si fa con ingredienti genuini come il burro di cacao ma può anche contenere materie grasse vegetali diverse e meno sane. L’etichetta del cioccolato riporta tutto, meglio leggerla!
Oggi in Europa il cioccolato si può fare anche con stearina, burro di karitè, burro di cocum, nocciolo di mango o olio di palma. Basta che non superino il limite massimo del 5 per cento. L’etichetta del cioccolato però deve indicarli obbligatoriamente, con la dicitura “contiene altri grassi vegetali” oltre al burro di cacao. Usare simili surrogati del burro di cacao diminuisce forse i costi di produzione, ma penalizza la qualità nutrizionale (gli acidi grassi saturi contenuti in queste sostanze sono causa di ipercolesterolemia). E danneggia i paesi africani che esportano cacao e burro di cacao da sempre. Inoltre, in questi grassi vegetali potrebbero nascondersi ingredienti ogm.
D’altro canto, chi produce cioccolato solo, rigorosamente con autentico burro di cacao, può farlo risaltare, in etichetta, indicando sulla confezione la dicitura cioccolato puro. Molte grandi case produttrici hanno dichiarato, già al momento dell’entrata in vigore delle nuove norme, che avrebbero continuato a puntare sul rispetto della tradizione, sul sapore, sulla genuinità, usando solo genuino burro di cacao. Se fra gli ingredienti c’è l’emulsionante lecitina, vuol dire che è stato usato per disciogliere meglio i solidi, per risparmiare sul burro di cacao che costa di più.
Oltre alla scritta cioccolato puro, ecco cosa significano le altre diciture più comuni:
Sostanza secca totale di cacao minimo 45 per cento, di cui non meno del 28 per cento di burro di cacao e non più del 55 per cento di zucchero.
Sostanza secca totale di cacao minimo 43 per cento, di cui almeno il 26 per cento di burro di cacao e non più del 57 per cento di zucchero (se ne trovano in commercio con molto più cacao, dal 70 per cento al 99 per cento. La percentuale di cacao è proporzionale alla qualità).
Sostanza secca di cacao minimo 32 per cento e nocciole sgusciate tra il 20 per cento e il 40 per cento.
Sostanza secca totale di cacao minimo 25 per cento; sostanza secca totale del latte minimo 14 per cento; grassi totali (burro di cacao e grassi del latte) minimo 25 per cento.
Sostanza secca del latte minimo 10 per cento e nocciole sgusciate tra il 15 per cento e il 40 per cento.
Burro di cacao minimo 20 per cento; sostanza secca totale del latte minimo 14 per cento, zucchero e vaniglia. Massa di cacao assente.
Gli ingredienti (cacao, burro di cacao, zucchero, eventualmente latte, nocciole) provengono da
agricoltura biologica, ottenuti senza l’utilizzo di concimi e diserbanti chimici di sintesi, nel pieno rispetto delle piante, dei frutti, dell’ambiente, della Terra.
Il cacao viene prodotto da consorzi di produttori, con garanzie sociali, di reddito, di qualità della vita e rispetto dei lavoratori e delle tradizioni locali. Spesso, il cioccolato equo e solidale è anche biologico.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le regole di etichettatura per il cioccolato e il cacao.
Di seguito l’elenco e le caratteristiche che differenziano le varie tipologie di cioccolato!
Il settore produttivo del cioccolato
Sbarca sul mercato europeo il filetto di salmone vegano stampato in 3D: uguale nell’aspetto e nella consistenza al prodotto tradizionale, è realizzato con le proteine dei funghi.
Il 29 settembre è la Giornata della consapevolezza delle perdite e gli sprechi alimentari. Facciamo il punto sui numeri del fenomeno, sulle cause e sulle soluzioni antispreco. A partire dalla spesa.
Superfood di tendenza, secondo le previsioni l’avocado diventerà il frutto tropicale più commercializzato entro dieci anni. Ma dietro la sua produzione si celano deforestazione, perdita di biodiversità, criminalità e inquinamento.
I prati stabili sono superfici lasciate incolte ma fondamentali per il pascolo. Il loro numero sta diminuendo. Ecco di che cosa si è parlato a Cheese 2023.
I dati sul mercato del biologico esposti al Sana di Bologna raccontano di una ripresa dei consumi domestici e di italiani che vorrebbero essere più informati sul bio.
Via libera anche per il cioccolato transgenico nella Legge Comunitaria 2001