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L’azienda danese ha stretto un accordo con Unicef per proteggere i diritti dei bambini e combattere il lavoro minorile.
Il lavoro minorile è un fenomeno in calo ma sono ancora milioni i bambini in tutto il mondo costretti a lavorare, privati della loro infanzia e strappati alla scuola. Secondo Jørgen Vig Knudstorp, amministratore delegato del gruppo Lego, il mondo del lavoro non riesce a proteggere adeguatamente i diritti dei bambini.
La storica azienda di giocattoli danese, che opera in oltre cento paesi, ha annunciato lo scorso venerdì di aver stretto una partnership con l’Unicef per promuovere il programma dell’associazione umanitaria per garantire il rispetto dei diritti dei bambini da parte delle imprese. Lego si è impegnata a rafforzare la protezione dei minori nel proprio business, incoraggiando inoltre altre aziende a prendere provvedimenti in questo senso.
Viktor Nylund, capo della responsabilità sociale di impresa di Unicef, ritiene che l’impegno assunto da Lego possa mettere pressione ad altre aziende nel settore dei giocattoli e possa indurle ad intraprendere azioni per tutelare i minori.
“Crediamo che attraverso questa partnership saremo in grado di influenzare l’industria nel suo complesso – ha dichiarato Nylund. – Le catene di approvvigionamento restano la principale preoccupazione ma tra le nuove sfide c’è quella dei giochi online. È importante che il settore riconosca che questa tipologia di gioco è ad alto rischio a causa di problemi che vanno dal bullismo online alla possibilità di interazioni inadeguate”.
Nel 2012 Unicef, in collaborazione con Save the Children e lo Un Global Compact, ha lanciato un manifesto di dieci punti sui diritti dei bambini e le imprese. Il manifesto chiede l’eliminazione del lavoro minorile e condizioni di lavoro dignitose per i giovani lavoratori e le loro famiglie.
“Se tutti rispetteremo i principi dell’Unicef avremo un futuro migliore – ha affermato Knudstorp. – Entro i prossimi trenta anni ci saranno altri due miliardi di bambini e occuparsi dei diritti dei minori rappresenta una priorità”.
Separatamente la Fondazione Lego, il braccio filantropico della società, ha annunciato che nel corso dei prossimi tre anni donerà ad Unicef 8,2 milioni di dollari per promuovere l’apprendimento attraverso il gioco. “Crediamo nel gioco come strumento di trasformazione della società – ha conscluso Knudstorp – il gioco, insieme al cibo, l’amore e la buona salute, è fondamentale e abbiamo bisogno di più creatività, se abbiamo intenzione di risolvere i problemi del mondo”.
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