Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
L’Epa lancia l’allarme sugli enormi danni ambientali ed economici che potrebbe causare la costruzione di una miniera a cielo aperto nella baia di Bristol.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti (Epa) ha proposto delle norme per proteggere una delle specie di salmone più pescate ed esportate del mondo. La sopravvivenza di questi pesci e del valore economico che ne deriva sono messe a rischio dal progetto per la costruzione di una enorme miniera a cielo aperto nella baia di Bristol, in Alaska.
Il deposito minerario è di proprietà della Dynasty Minerals Nord e della Pebble Partnership. La miniera, destinata all’estrazione di rame, oro e molibdeno, potrebbe diventare una delle più grandi miniere a cielo aperto del mondo, profonda quasi quanto il Grand Canyon e più grande di Manhattan. «La baia di Bristol rappresenta un ecosistema straordinario e da tempo immemorabile sostiene le popolazioni locali, tra cui 31 tribù di nativi americani, che basano la propria sussistenza sulla pesca – ha dichiarato Dennis McLerran, amministratore regionale dell’Epa – per la scienza è chiaro che lo sviluppo del progetto causerebbe danni irreversibili a uno degli ultimi ecosistemi del mondo ancora intatti in cui vivono i salmoni. Le eccezionali risorse ittiche della baia di Bristol meritano una protezione eccezionale».
Secondo i prospetti forniti dalle società coinvolte l’Epa stima che la miniera richiederebbe il più grande scavo a cielo aperto mai eseguito in Nord America. La miniera deturperebbe irreparabilmente una delle zone più selvagge e incontaminate degli Stati Uniti. Le rocce, i minerali di scarto e i rifiuti generati dai lavori coprirebbero buona parte dell’area circostante, costituita da zone umide, laghi e stagni importanti per la biologia del salmone. La miniera richiederebbe inoltre la costruzione di un corridoio per i principali mezzi di trasporto impiegati, per i gasdotti e per gli impianti di depurazione.
L’Epa, Sulla base di analisi scientifiche, ha stilato un rapporto che prevede restrizioni e divieti per ogni opera mineraria nella zona. L’Agenzia per la protezione dell’ambiente, per esempio, ha posto il veto sullo scarico del materiale dragato, che potrebbe alterare l’ecosistema e i corsi d’acqua, e sull’eventuale costruzione di passaggi e stabilimenti nelle zone umide che uniscono gli habitat dei salmoni.
La replica delle società minerarie coinvolte non si è fatta attendere. «Crediamo che l’Epa non abbia l’autorità legale per imporre condizioni per lo sviluppo delle miniere prima della presentazione di un piano di sviluppo dettagliato e della sua revisione approfondita da agenzie federali e statali», ha affermato Tom Collier, ceo di Pebble Partnership. L’Epa conclude mettendo in guardia le autorità: un’opera di quelle dimensioni in quella particolare area provocherebbe danni senza precedenti non solo per la baia di Bristol ma per l’intera Alaska, con ripercussioni su tutto il Paese.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.
Un rapporto pubblicato dal Wwf mette in luce quali sono le cause economiche della deforestazione in Amazzonia.
A Ecomondo 2025, Pietro Fiorentini presenta la sua visione per la transizione energetica: biometano, efficienza e innovazione per un futuro sostenibile.