Sulle Dolomiti sono apparsi degli adesivi che invitano a riflettere sugli impatti dell’overtourism. Dopo Spagna e Grecia, il dibattito arriva anche in Italia.
Messico, 18 milioni di alberi contro l’inquinamento
A Citta del Messico è in corso una “riforestazione storica”, come l’ha definita il ministro dell’Ambiente Rafael Pacchiano, per contrastare l’inquinamento atmosferico.
Per secoli l’umanità ha abbattuto milioni di alberi, uno dietro l’altro, senza preoccuparsi delle conseguenze, oggi però ci è stato presentato il conto per questo comportamento. Gli alberi sono fondamentali per la nostra esistenza, immagazzinano grandi quantità di CO2, generano un microclima favorevole, proteggono il suolo dalla siccità e dall’erosione e sono in grado di assorbire sostanze tossiche inquinanti.
Il mondo ha bisogno di alberi
La soluzione più ovvia (ma non può essere l’unica) per cercare di rimediare agli errori fatti è quella di cercare di ripristinare la copertura arborea del pianeta. È proprio quello che stanno facendo diverse nazioni, come il Kenya, che lo scorso aprile ha lanciato una campagna che prevede di piantare venti milioni di alberi nella zona del Monte Kenya e di altre foreste degli altipiani, o l’India, che è recentemente entrata nel Guinness dei primati per il maggior numero di alberi piantati in un solo giorno, cinquanta milioni.
Il Messico pianta 18 milioni di alberi
Anche il Messico ha annunciato l’avvio di una grande campagna di piantumazione che prevede la messa a dimora di diciotto milioni di alberi a Città del Messico e nei sobborghi circostanti. L’iniziativa è stata definita “una riforestazione storica” dal ministro dell’Ambiente Rafael Pacchiano ed è stata lanciata per combattere l’inquinamento atmosferico che affligge la città più popolata del Messico. Proprio lo scorso marzo Città del Messico ha introdotto ulteriori restrizioni all’uso di veicoli privati come conseguenza del nuovo deterioramento della qualità dell’aria, mai così inquinata da quattordici anni a questa parte.
Limitazione delle automobili
“Creeremo una barriera frangivento con la quale consolideremo la cintura verde della megalopoli fra il 2016 e il 2018”, ha dichiarato Rafael Pacchiano. Gli sforzi per combattere l’inquinamento proseguiranno con la limitazione della circolazione per gli oltre cinque milioni di veicoli che ogni giorno si riversano sulle strade della città. “È inoltre in corso la riconversione di un migliaio di taxi che saranno rimpiazzati con veicoli ibridi”, ha concluso il ministro dell’Ambiente.
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