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Le città devono guidare la politica contro la crisi climatica, soprattutto oggi che manca una leadership nazionale e internazionale. Così Beppe Sala ha aperto i lavori del terzo Osservatorio sullo stile di vita dei milanesi.
La partecipazione del sindaco di Milano Beppe Sala al terzo Osservatorio Milano sostenibile ha avuto un doppio obiettivo, da un lato presentare il modello che Milano intende assumere da qui al 2030 per diventare una città attenta alla qualità dei suoi cittadini, partendo dall’ambiente. Dall’altro testimoniare quanto emerso dal summit mondiale dell’organizzazione di sindaci che lottano contro la crisi climatica: C40.
“Per Milano – ha affermato Sala – è importante rimanere in questo ambiente virtuoso di sindaci che credono che la crisi ambientale sia da affrontare in modo vero, operativo. Il dibattito si sta focalizzando su questioni legate allo sviluppo futuro della città, cioè come si cambieranno i sistemi di mobilità, energetici”. Il World summit di C40 ha avuto luogo a Copenaghen, capitale della Danimarca, dal 9 al 12 ottobre con protagonisti del calibro del fondatore ed ex sindaco di New York Michael Bloomberg, dell’ex vicepresidente degli Stati Uniti e attivista per il clima Al Gore e della deputata più giovane del congresso americano Alexandria Ocasio-Cortez che di recente ha proposto un piano verde dal nome Green new deal.
Sempre secondo il primo cittadino bisogna colmare il vuoto di leadership a livello globale, “di politici nazionali che siano davvero convinti di dover affrontare la questione ambientale. Ecco perché i sindaci devono fare la loro parte, vogliono essere una spinta propositiva affinché la politica vada in quella direzione”.
E tornando in ambito locale, Sala ha spiegato come Milano 2030 sia “un piano che tende a pensare a una città diversa, fatta di sviluppo urbanistico, sistema di mobilità e di verde. È come un tavolo con tre gambe: due non sono sufficienti per stare in equilibrio. Noi non neghiamo la necessità di poter costruire, perché per i giovani, ad esempio, non è facile trovare case in affitto a prezzi bassi. Ma bisogna costruire con buon senso e senza eliminare spazi verdi”.
Il 16 ottobre alla Triennale di Milano è stato presentato l’Osservatorio Milano sostenibile 2019, realizzato da LifeGate in collaborazione con Eumetra MR. Nata sulla scia dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, l’indagine fa un focus specifico sulla città di Milano, monitorando la conoscenza, l’atteggiamento e il comportamento dei cittadini nei confronti della sostenibilità. Interpellando un campione rappresentativo formato da 800 persone, emerge che i milanesi sono mediamente più informati e attenti rispetto ai loro connazionali. Nel complesso, il 75 per cento dei cittadini si sente coinvolto in prima persona nella sostenibilità.
Dopo la presentazione dei dati alla presenza del sindaco Beppe Sala, sul palco si sono alternati ospiti diversi tra loro per storia e competenze, ma accomunati dall’impegno concreto per l’ambiente e la società: Lisa Casali, manager di Pool Ambiente; Luca Morari, vice presidente Southern Europe di Ricola e amministratore delegato di Divita; Andrea Farinet, presidente del Socialing Institute; Stefano Virgilio, responsabile comunicazione di Opel Italia; Ambrogio Beccaria, navigatore oceanico; Filippo Gallizia, direttore generale di Geomagworld; Rossana Orlandi, gallerista; e infine i due artisti Helidon Xhixha e Giacomo “Jack” Braglia, creatori dell’opera “The twin bottles: message in a bottle”, esposta per l’occasione in Triennale Milano.
La ricerca è patrocinata da Commissione europea, ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda e Confcommercio, ed è stata resa possibile dal contributo di Aimo Room, Collistar, Geomagworld, Gruppo Helsinn, Just Eat, Opel, Ricola, Visitas e Lavazza. Commentate i dati dell’Osservatorio con noi, con l’hashtag #MiSoste19.
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