
L’Antartide sta diventando sempre più accessibile, tanto che il turismo ha subito un incremento del 53 per cento negli ultimi quattro anni. Tra le ragioni che spingono a visitare il continente ci sono anche i cambiamenti climatici.
State programmando qualche giorno sugli sci? Allora non dimenticatevi che anche riguardo alle località sciistiche è possibile fare la scelta più sostenibile. Ecco quattro mete in montagna dove si può fare sport e divertirsi sulla neve rispettando l’ambiente.
Il territorio ai piedi delle Pale di San Martino, tra le formazioni rocciose più spettacolari delle Dolomiti, è stato dichiarato da Legambiente “100% rinnovabile” ed è qui che si trova la skiarea denominata San Martino di Castrozza-Passo Rolle, 60 chilometri di piste che rappresentano un paradiso per gli amanti degli sci e della montagna. Ce n’è per tutti: discese per lo sci alpinismo, tracciati per quello di fondo, snowpark e zone segnalate in cui ci si può avventurare nel fuoripista. Gli impianti di risalita del comprensorio sono alimentati a energia pulita grazie alle sette centrali idroelettriche in funzione sul territorio. Inoltre, grazie al progetto Green Way Primiero (una filosofia che mette al centro il rispetto dell’ambiente e le buone pratiche), chi raggiunge la località con un’auto elettrica o ibrida può fare il pieno di energia gratuitamente presso le 16 colonnine di ricarica pubblica.
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Ebbene sì, in Alto Adige, i comprensori sciistici che alimentano i loro impianti con energia proveniente da fonte rinnovabile sono il 98 percento. Per quanto riguarda poi la neve artificiale, l’acqua utilizzata per produrla, al termine della stagione invernale, viene immessa nuovamente nel ciclo naturale. Tra le mete altoatesine più green c’è il Ghiacciaio della Val Senales che nel 2011 si è aggiudicata il premio pro natura-pro sky Award e il riconoscimento di Regione sciistica ecologica. A Plan, in Val Passiria, invece, le auto si lasciano all’ingresso del paese e le piste da sci si raggiungono con due citybus o con il Dorfexpress, una sorta di trenino su ruote. Infine, anche il comprensorio Carezza Ski è sulla strada della sostenibilità: col progetto “Zone sciistiche climatiche alpine” si sta puntando a sfruttare al meglio la posizione soleggiata delle piste per incentivare la produzione di energia solare e fotovoltaica.
La valle di Cogne, immersa nell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è una delle Alpine Pearls, una trentina di località su tutto l’arco alpino italiano ed estero che promuovo uno stile di vita sostenibile legato in particolare alla mobilità dolce. In tutto il territorio è attivo un servizio di trasporto pubblico gratuito per muoversi in libertà e inquinare di meno. Gli skibus vi portano dal parcheggio dell’auto ai piedi della montagna per camminare lungo le vie torrentizie, scendere con gli sci ai piedi lungo i 70 chilometri di piste o ancora per provare l’emozione di arrampicarsi su un ghiacciaio.
Uscendo dai confini italiani, ma senza fare troppa strada, eccoci in Carinzia, la regione austriaca più meridionale. Tra le 24 zone sciistiche che offrono 800 chilometri di piste, una delle destinazioni più attente all’ambiente è l’Alpe Gerlitzen che ha organizzato una rete di skibus gratuiti che collegano tutte le località del lago di Ossiach (Ossiach, Steindorf, Bodensdorf, Sattendorf, Annenheim) e l’area urbana di Villach con la cabinovia Kanzelbahn. Sempre a costo zero, lo skibus trasporta anche i turisti dal lago di Faak alla zona sciistica del Dreiländereck. Nella valle del Gail, Kötschach-Mauthen è un comune dove tutta l’energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili. Qui d’inverno si scia e ovviamente anche gli impianti sono sostenibili.
L’Antartide sta diventando sempre più accessibile, tanto che il turismo ha subito un incremento del 53 per cento negli ultimi quattro anni. Tra le ragioni che spingono a visitare il continente ci sono anche i cambiamenti climatici.
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