Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Una parte del ghiacciaio Planpincieux, sulle Grandes Jorasses, lungo il versante italiano del massiccio del Monte Bianco, potrebbe crollare a breve. Impossibile stabilire il momento esatto del collasso.
Una parte del ghiacciaio Planpincieux, sulle cime Grandes Jorasses, lungo il versante italiano del massiccio del Monte Bianco, potrebbe crollare a breve. Si tratta di una massa di ghiaccio di circa 250mila metri cubi sopra la Val Ferret. A lanciare l’allarme sono state Regione Valle d’Aosta e Fondazione Montagna sicura, le quali hanno registrato un’accelerazione del movimento dei ghiacci, che ha raggiunto la velocità di 50-60 centimetri al giorno. Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha disposto la chiusura della strada comunale della Val Ferret e l’evacuazione di alcuni immobili, rassicurando che l’eventuale collasso non colpirebbe né il centro abitato né strutture turistiche.
La massa scivola di circa dieci metri al mese. Il sindaco di Courmayeur fa sgombrare alcune case.https://t.co/qQsAZp7If3
— La Stampa (@LaStampa) September 25, 2019
Il Planpincieux non è l’unico ghiacciaio in pericolo. Nella stessa zona, il ghiacciaio Whymper è sotto osservazione perché ci si attende un cedimento in breve tempo. Anche in questo caso il sindaco ha emanato a inizio settembre un’ordinanza con cui ha disposto la chiusura dei sentieri sottostanti. Rimanendo in Val d’Aosta, vi sono forti timori anche sulla sopravvivenza del ghiacciaio del Lys: proprio qui l’associazione Dislivelli e gli organizzatori del festival Cinemambiente organizzeranno un funerale per ricordare i ghiacciai in estinzione e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla drammaticità dei cambiamenti climatici.
Leggi anche: Islanda, un memoriale dedicato al primo ghiacciaio perso a causa dei cambiamenti climatici
“Tali fenomeni testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici” sottolinea il sindaco intervistato dall’agenzia Ansa, “pertanto è particolarmente vulnerabile. Nella fattispecie si tratta di un ghiacciaio temperato particolarmente sensibile alle elevate temperature”.
In generale, i ghiacciai alpini si stanno ritirando a un ritmo preoccupante: dal 1962 a oggi, la superficie dei ghiacciai alpini si è ridotta del 40 per cento, come riportato dal Catasto dei ghiacciai italiani. In termini numerici, i ghiacciai si frammentano e diventano più piccoli. Alcuni ghiacciai hanno perso oltre due chilometri di lunghezza negli ultimi 150 anni, ma si riduce anche il loro spessore che può assottigliarsi anche di sei metri in una singola estate.
Leggi anche: I ghiacciai delle Alpi stanno scomparendo. E il Cervino che si sgretola ne è il simbolo
Inoltre, con la media delle temperature degli ultimi anni, quelli sotto i 3.500 metri sono destinati a sparire nel giro di 20-30 anni, come affermato dal glaciologo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) Renato Colucci. Infatti, se le temperature continueranno ad aumentare, nel giro di pochi decenni i ghiacci eterni dalle Alpi orientali e centrali potrebbero ridursi drasticamente o scomparire, rimarrebbero solo sulle Alpi occidentali, quelle più alte.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.