Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Gli Usa potrebbero aprire allo sfruttamento minerario dei monumenti nazionali. E le associazioni ambientaliste promettono battaglia in difesa delle aree incontaminate.
I canyon meravigliosi e i paesaggi mozzafiato del monumenti nazionali statunitensi stanno – forse – per essere consegnati ai petrolieri. Ryan Zinke, Segretario degli interni dell’amministrazione Trump, ha infatti presentato lo scorso 24 agosto una raccomandazione sul futuro delle terre e delle acque pubbliche degli Stati Uniti dal titolo “boundary adjustment”, letteralmente “correzione del confine”, facendo seguito a un ordine esecutivo dello stesso Presidente.
L’obiettivo sarebbe riesaminare lo status dei monumenti nazionali Usa per “rimpicciolirne i confini” e svendere le terre pubbliche per aprire allo sfruttamento minerario. Le aree a rischio sarebbero almeno 27, anche se l’amministrazione sta cercando di non dire pubblicamente quali sarebbero i monumenti nazionali coinvolti. Di questi, il Washington Post ne cita in particolare tre: Bears Ears National Monument, in Utah, creata dall’ex presidente Obama; Grand Staircase-Escalante National Monument, resa area protetta da Bill Clinton nel 1996 e Cascade Siskiyou, in Oregon.
.@SecretaryZinke recommended reducing national monuments – tell Congress to protect public lands: https://t.co/fCHvE6dlua #KeepItPublic pic.twitter.com/jaFQAM4ufA
— Sierra Club (@SierraClub) 26 agosto 2017
I quotidiani locali statunitensi, intanto, fanno sapere che quasi ovunque si stanno preparando battaglie legali per evitare che le aree protette vengano ridotte. Sierra Club in particolare, la più grande associazione ambientalista del Paese, ha presentato la richiesta di poter accedere al documento di Zinke (in base al Freedom of information act) e verificare quali siano i monumenti nazionali in reale pericolo e ha lanciato una petizione chiedendo l’aiuto degli americani per preservare le aree protette.
Editorial: @SecretaryZinke‘s plan for shrinking national monuments belongs in the recycling bin https://t.co/0xKUnRhrKa #StandWithBearsEars! pic.twitter.com/TDsdyxhb5s
— Protect Bears Ears (@savebearsears) 25 agosto 2017
A mobilitarsi c’è anche il Natural resource defense council, secondo cui Trump sta consegnando i luoghi più selvaggi e incontaminati del paese a combustibili fossili, disboscamento, pesca commerciale e interessi minerari.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.
Un rapporto pubblicato dal Wwf mette in luce quali sono le cause economiche della deforestazione in Amazzonia.
