Nel 2021 più di centomila persone sono morte di overdose negli Stati Uniti

Nel 2021, oltre 107mila persone sono morte per overdose negli Stati Uniti: una strage in crescita dopo la pandemia. Il fentanyl è la sostanza più letale.

  • Nel 2021 negli Stati Uniti sono morte 107.622 persone per overdose.
  • Il numero annuo di vittime delle droga è in costante aumento, specie dalla pandemia in poi.
  • Il fentanyl è il nemico numero uno: due morti su tre sono causate da questo oppioide.

Le droghe pesanti continuano a mietere migliaia di morti ogni anno negli Stati Uniti, con un trend in costante aumento. È il triste quadro dipinto dai dati forniti dai Cdc, i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, che mostrano dal 2015 a oggi un moto rettilineo costantemente aggiornato: nel corso del 2021, le morti stimate per overdose sono state in tutto il paese 107.622 (i decessi accertati sono 103.598, gli altri casi sono ancora in fase di valutazione medica). Una vittima ogni cinque minuti.

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Secondo i dati forniti dai centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) statunitensi, gli oppioidi sono la causa di circa 400mila morti per overdose dal 1999 al 2017 © Mark Wilson/Getty Images

L’impennata durante la pandemia

Per comprendere l’entità del problema, basti pensare che in tutto il 2020 i casi stimati erano stati 93.655: in appena 12 mesi, dunque, si è registrato un aumento del 14,9 per cento. Ma è ancora più impressionante pensare che solamente nel 2014, appena otto anni fa, le morti per overdose negli States erano state 48.126: certamente sempre tante, ma meno della metà dello scorso anno, in cui per la prima volta si è superata la soglia psicologica dei 100mila.

La curva delle morti per overdose negli Usa si è impennata dal 2020
La curva delle morti per overdose negli Usa si è impennata dal 2020 © Cdc

Quello che mostra in maniera più impattante la curva delle overdose è però che, dopo una fase di appiattimento tra il 2017 e il 2020, periodo in cui il numero di vittime si era più o meno assestato sui 68mila, la curva si è impennata a partire dai primi mesi del 2020. Ovvero, all’inizio della pandemia di coronavirus e dei relativi lockdown.

Nora Volkow, direttrice del National institute on drug abuse, ha definito gli ultimi numeri “davvero sbalorditivi”, impennatisi “poco prima dell’inizio della pandemia di Covid-19” che, evidentemente, ha agito da acceleratore di un disagio già fortemente presente nelle società americana, dal momento che “questa non è che la continuazione di una tendenza terribile in aumento da decenni”.

Le dichiarazioni della Casa Bianca

La Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione definendo “inaccettabile” il ritmo accelerato dei decessi per overdose e promuovendo la sua strategia nazionale di controllo della droga annunciata appena lo scorso 21 aprile, che prevede misure volte a rafforzare l’accesso dei pazienti ai trattamenti di disintossicazione, l’ampliamento dell’accesso al naloxone, un farmaco anti-overdose, ma anche una inasprimento della lotta al traffico di droga.

 

Le 200mila vittime degli ultimi anni fanno salire a oltre un milione il numero di morti per overdose negli Usa dal 1999 a oggi: visto che nel 2019, nell’ultimo report aggregato del Cdc, le vittime censite erano 841mila. L’Alaska è lo stato che nel 2021 ha fatto registrare la percentuale maggiore di aumento, addirittura il 75,254 per cento di casi in più, e solamente nelle Hawaii si sono registrate meno morti per overdose rispetto all’anno passato, 271 contro le 276 del 2020.

Il dramma del fentanyl

Le categorie di droghe che hanno portato ai decessi per overdose, secondo l’elenco fornito dal Cdc, sono eroina; analgesici oppioidi naturali (comprese morfina e codeina); oppioidi semisintetici (inclusi farmaci come ossicodone, idrocodone, idromorfone e ossimorfone); analgesici oppioidi sintetici diversi dal metadone (inclusi farmaci come fentanyl e tramadolo); cocaina e psicostimolanti a potenziale dipendenza, tra cui la metanfetamina.

Il fentanyl, secondo il Cdc, è attualmente il vero problema: l’oppioide sintetico, utilizzato in origine come analgesico, sarebbe infatti responsabile di oltre 70mila morti per overdose, praticamente i due terzi del totale. Molto più economico dell’eroina e dieci volte più potente, il fentanyl oggi viene reperito non tramite i canali legali, ma attraverso il contrabbando dal Messico, dall’India e dalla Cina, e viene utilizzato anche per tagliare altre sostanze stupefacenti.

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