Australia e Tuvalu confermano l’intenzione di adottare il primo trattato al mondo che concede asilo climatico. Ma c’è ancora un ostacolo da superare.
Nasce Salsa, la piattaforma per la sostenibilità del settore agricolo nel Sudest asiatico
L’obiettivo di Salsa è quello di rafforzare gli standard di sostenibilità, condividere la conoscenza e l’innovazione e aumentare la disponibilità dei gestori delle piantagioni ad adottare pratiche sostenibili.
Nel Sudest asiatico la vocazione agricola è forte e radicata da tempo immemore, se da un lato questa tradizione rappresenta un vantaggio, dall’altro costituisce un limite, traducendosi in tecniche arcaiche e in pratiche ormai desuete. Per cercare di aumentare la sostenibilità nel settore agroalimentare in Indonesia, la società dell’agroalimentare Pt Smart Tbk e l’Istituto francese per la ricerca sull’agricoltura (Cirad), hanno lanciato una nuova piattaforma che mira a migliorare gli standard di sostenibilità nella produzione di alcuni prodotti, tra cui l’olio di palma.
L’alleanza tra Francia e Indonesia
La piattaforma è stata presentata in occasione di una visita di stato francese in Indonesia, svoltasi dal 28 al 30 marzo, la prima dal 1986. Il paese transalpino cerca così di approfondire i legami con alcune delle più grandi economie del sudest asiatico, come Indonesia e Malesia.
Cos’è Salsa
La piattaforma è stata chiamata Salsa, dall’acronimo di Sustainable Agricultural Landscapes in Southeast Asia, e rappresenta un partenariato tra i settori pubblico e privato che, tramite progetti di ricerca, formazione e sviluppo, punta a sostenere la crescita di filiere sostenibili e a proteggere la preziosa biodiversità del Sudest asiatico.
A cosa serve
L’obiettivo di Salsa, in particolare, è di rafforzare gli standard di sostenibilità, favorire la condivisione della conoscenza e dell’innovazione e aumentare la disponibilità dei gestori delle piantagioni ad adottare pratiche sostenibili e standard di certificazione.
La sostenibilità dei prodotti tropicali
Il tema della sostenibilità dei prodotti agricoli tropicali è ormai molto sentito, basti pensare al dibattito pubblico relativo all’impatto ambientale della coltivazione della palma da olio. Grazie alla sua vasta esperienza nelle colture perenni, il Cirad offre alle parti interessate consigli sulle modifiche da apportare ai settori agricoli tropicali per ottimizzarne la sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Agricoltura contro la deforestazione
“Il settore agricolo rappresenta una parte fondamentale e crescente dell’economia asiatica e il Cirad è all’opera con i partner locali per migliorare la sostenibilità delle loro catene di approvvigionamento – ha dichiarato Michel Eddi, direttore generale di Cirad. – Per porre fine alla deforestazione è necessario raggiungere una produzione agricola sostenibile e continueremo a canalizzare le nostre risorse e i nostri sforzi per raggiungere questo obiettivo”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La siccità continua, sempre più vicino il “giorno zero” per Città del Messico. Ma nelle altre città la situazione non è migliore.
È la domanda che ci ponete più spesso. Abbiamo provato a dare alcune risposte e a dare delle buone ragioni per investire in brand etici.
In un mondo in cui 2 miliardi di persone non hanno accesso quotidiano ad acqua potabile, l’inquinamento idrico è una piaga da debellare: come si può fare?
Con l’arresto di due politici e un ex capo di polizia i giudici brasiliani muovono i primi passi per fare chiarezza sulla vicenda di Marielle Franco, accogliendo la richiesta di giustizia della società civile.
Caldo e assenza di neve stanno trasformando le gare di Coppa del mondo di sci. Che ora deve reinventarsi per evitare di essere consegnata agli archivi di storia dello sport.
Con il Club alpino italiano (Cai) raccontiamo le sfide e opportunità delle terre alte, da un approccio più consapevole alla loro tutela e valorizzazione.
Gli orsi nel nostro paese sono una specie a rischio. I motivi? Leggi non rispettate o poco conosciute. E una sempre più palese mancanza di coscienza ambientale.
La montagna va ascoltata la tecnologia può aiutare: è la ricetta di Gianfranco Pederzolli, presidente dei consorzi di bacino imbrifero montano.