
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
Sole, assenza di vento e temperature piuttosto elevate per il periodo hanno spinto l’inquinamento da polveri sottili a Parigi e in tutta la Francia settentrionale a livelli mai visti dal 1997. Il 13 marzo il particolato (pm10) ha raggiunto i 180 microgrammi per metro cubo, a fronte di un valore massimo consentito di 80 microgrammi.
Sole, assenza di vento e temperature piuttosto elevate per il periodo hanno spinto l’inquinamento da polveri sottili a Parigi e in tutta la Francia settentrionale a livelli mai visti dal 1997. Il 13 marzo il particolato (pm10) ha raggiunto i 180 microgrammi per metro cubo, a fronte di un valore massimo consentito di 80 microgrammi.
Questi dati hanno spinto l’amministrazione metropolitana a rendere gratuiti i mezzi pubblici e i servizi di bike sharing e car sharing per tutto il fine settimana. Mentre da lunedì ha deciso di affiancare a questa soluzione, il blocco della circolazione per metà delle automobili private della capitale, per la precisione per quelli a targhe dispari. Circolazione libera per taxi, auto ibride, elettriche e per i veicoli con tre o più passeggeri. L’invito del sindaco Bertrand Delanoë è stato quello di consultare i siti che offrono la possibilità di viaggiare in car pooling (viaggio condiviso) per raggiungere scuole e uffici.
La durata del divieto dipenderà da quanto in fretta i valori delle polveri sottili torneranno entro la norma. Per controllare che venisse rispettato, ieri sono stati dislocati 700 poliziotti su 60 posti di blocco che in mezza giornata avevano già fatto 4.000 multe (da 22 euro che diventano 35 se non pagati sul posto).
Oltre al settore dei trasporti, l’inquinamento è causato anche dagli impianti di riscaldamento e dall’industria pesante, molto sviluppata nelle periferie di Parigi.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.
L’ex presidente delle Filippine è accusato di crimini contro l’umanità per le migliaia di omicidi extragiudiziali nell’ambito della sua lotta alla droga.
Incidente nel mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo: fiamme e fumo a bordo, si teme lo sversamento di combustibile in mare.
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
A23a, l’iceberg più grande del mondo, si è fermato a 80 km dalla Georgia del Sud, dove ha iniziato a disgregarsi.
Una causa intimidatoria per fermare chi lotta per la difesa delle risorse naturali e contro le giganti del petrolio. È quanto sta vivendo Greenpeace per le proteste contro il Dakota access pipeline.
Si è appena conclusa a Roma la seconda parte della Cop16 sulla biodiversità. Tre giorni di negoziati che sembrano portare finalmente al raggiungimento di nuovi obiettivi per la tutela del Pianeta, sperando che non sia troppo tardi.