
Papa Francesco, guida audace e inclusiva, ha traghettato la Chiesa nel nuovo millennio, rompendo tradizioni e abbracciando la diversità. Qui un tentativo di raccogliere la sua eredità.
L’11 giugno verrà proiettato a Milano il documentario prodotto da Patagonia incentrato sui danni arrecati dalle dighe alla natura e alle popolazioni locali.
Un tempo i fiumi scorrevano liberi, ora placidi ora impetuosi, nella loro inarrestabile marcia verso il mare. Oggi invece i fiumi di tutto il mondo sono costellati da dighe, chiuse ed impianti idroelettrici che hanno irrimediabilmente alterato gli ecosistemi fluviali.
Le dighe erano considerate una volta la dimostrazione pratica del progresso e della superiorità umana sulla natura, col tempo però un numero crescente di persone ha iniziato a dimostrare avversità verso questi sbarramenti artificiali, colpevoli di avere un grave impatto sull’ambiente, sulle popolazioni legate ai territori e sulla biodiversità.
Proprio su questi temi indaga DamNation, documentario statunitense diretto da Ben Knight e Travis Rummel e prodotto da Patagonia, l’azienda californiana fondata da Yvon Chouinard e famosa per l’abbigliamento e l’attrezzatura outdoor. Il titolo del film gioca con il termine “dam”, ovvero diga in inglese, l’unione delle parole “dam” (diga) e “nation” (nazione) forma il termine “damnation” (dannazione).
[vimeo url=”https://vimeo.com/89767736″]
DamNation, presentato in anteprima italiana al Trento Film Festival lo scorso maggio, racconta per la prima volta la spettacolare rimozione di alcune dighe e le successive conseguenze sull’ambiente. “Un secolo di sviluppo poco lungimirante ha lasciato i fiumi americani in rovina – hanno dichiarato Knight e Rummel. – Le dighe sono ovunque a migliaia. Non le avevamo mai osservate con molta attenzione, è facile distogliere lo sguardo da qualcosa di così comune. Ma infine eccoci qui a misurarci con queste pareti monolitiche del Glen Canyon che hanno annegato un paradiso di canyon di roccia rossa, oppure con le dighe del fiume Snake, dove la corsa dei salmoni è stata barattata con un sistema di trasporto con le chiatte”.
Giovedì 11 giugno, presso il punto vendita milanese di Patagonia, in Corso Garibaldi, sarà possibile assistere dalle 19:00 alla proiezione di DamNation. Il film rappresenta un’occasione per osservare con occhi nuovi le dighe realizzate a cavallo tra Ottocento e Novecento, strutture che hanno cancellato la bellezza e l’anima di alcuni tra i territori più selvaggi e incontaminati di tutta l’America.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Papa Francesco, guida audace e inclusiva, ha traghettato la Chiesa nel nuovo millennio, rompendo tradizioni e abbracciando la diversità. Qui un tentativo di raccogliere la sua eredità.
Una missione scientifica in un atollo della Polinesia francese ha permesso di scoprire l’esistenza di coralli che sopravvivono in acque molto calde.
Quante imprese hanno i mezzi per far fronte a un danno all’ambiente? A dare una risposta è la rilevazione di Pool Ambiente su dati Ania.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
Donald Trump ritiene che abbattendo le foreste si possano limitare gli incendi e produrre più legname. Gli esperti gli danno torto.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Trovato un accordo sul testo del trattato di pace con Baku, che non è ancora stato firmato e presuppone grosse concessioni da parte di Erevan. Intanto il parlamento approva un disegno di legge per la richiesta di adesione all’Ue.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.