Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Nella Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, l’Adoc pubblica una guida su come ridurre la quantità di cibo che dalla tavola finisce nella spazzatura.
Buttiamo il 18 per cento del pane e il 36 per cento dei prodotti freschi che acquistiamo. Numeri forniti dall’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) nella Giornata nazionale per la lotta agli sprechi alimentari. Sprechi che sempre secondo l’associazione, costano alle famiglie 330 euro l’anno.
Dati questi confermati anche dal Protocollo di Milano, sottoscritto in occasione di Expo 2015, che evidenzia come ogni anno, nel mondo, vengano sprecate 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, ovvero un terzo della produzione mondiale. Una quantità che potrebbe nutrire 805 milioni di persone che soffrono la fame.
“In questo momento di crisi è assurdo pensare che il 6% di quanto si spende per la spesa alimentare vada sprecato” dichiara Lamberto Santini, presidente dell’Adoc. “È necessario investire sull’educazione alimentare e dare concretezza alla semplificazione normativa sugli alimenti invenduti a fine anno. Il conto di quanto si è sprecato ammonta a circa 330 euro, equivalente al 70% di una spesa mensile”.
Ecco allora una breve guida, suggerita dall’associazione, dove contano un minimo di organizzazione, di programmazione e certamente buon senso.
1. Comprare solo l’essenziale, preferendo la qualità alla quantità, meglio una tavola meno imbandita ma più saporita.
2. Se si hanno avanzi nel frigo, cerchiamo di riutilizzarli nella preparazione di altri piatti.
3. Utilizziamo al meglio il congelatore: surgeliamo gli avanzi di cibo, potranno essere utilizzati come porzioni monoposto.
4. Proviamo ad acquistare meno e più spesso ciò di cui si ha bisogno.
5. Gli avanzi, se in buone condizioni, possono essere donati alle associazioni di assistenza per i più bisognosi.
6. Al momento dell’acquisto evitare le offerte promozionali illusorie come i 3×2, in questo modo si acquista e si spende più del necessario.
7. Riporre le verdure nella parte bassa del frigo per evitare che ammuffiscano. Per la frutta il metodo migliore di conservazione è a temperatura ambiente. Mantenere separata la frutta e verdura che si intende consumare a breve da quella che si intende conservare più a lungo.
8. Il pesce si può conservare in frigorifero, se fresco, per un paio di giorni al massimo, oppure può essere anche congelato. Deve essere sistemato in posizione intermedia nel frigo, opportunamente avvolto in pellicola trasparente o in contenitori chiusi. I molluschi devono essere riposti in un piano intermedio, in contenitori che ne garantiscano l’isolamento dagli altri cibi per evitare eventuali scambi di batteri.
9. Ridurre o moderare le porzioni da servire.
10. Mangiare lentamente permette una migliore digestione e rende possibile gustare più portate
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.