Secondo una ricerca, la teobromina, una sostanza chimica presente nel cioccolato fondente, potrebbe rallentare l’invecchiamento biologico.
L’Indonesia sta vivendo una crisi senza precedenti a causa degli incendi che bruciano le foreste, spesso vergini e quindi in modo illegale, per far spazio alle coltivazioni di palma da olio. L’aria è irrespirabile da mesi. Il colore tipico delle giornate è il seppia, senza alcun bisogno di filtro. Sei province del paese hanno dichiarato
L’Indonesia sta vivendo una crisi senza precedenti a causa degli incendi che bruciano le foreste, spesso vergini e quindi in modo illegale, per far spazio alle coltivazioni di palma da olio. L’aria è irrespirabile da mesi. Il colore tipico delle giornate è il seppia, senza alcun bisogno di filtro. Sei province del paese hanno dichiarato lo stato d’emergenza e migliaia di persone stanno abbandonando la loro terra, così come centinaia di animali, soprattutto oranghi già a rischio estinzione per la perdita di habitat, costretti a fuggire dalle “loro” foreste.
La situazione è fuori controllo soprattutto a Sumatra e a Kalimantan dove dieci persone sono morte per aver respirato l’aria contaminata, mentre le persone che hanno avuto problemi di salute sono oltre 500mila dal primo luglio. Gli incendi, appiccati per rendere coltivabili terreni che fino a quel momento godevano dello status di tutela, sono stati sostenuti anche da un clima arido e da un’assenza prolungata delle precipitazioni dovuta all’impatto del fenomeno El Niño. Il livello di sostanze inquinanti presenti nell’aria registrato dal Pollutant standard index ha raggiunto quota 2.000. Qualsiasi cifra superiore a 300 sarebbe da considerare pericolosa per la salute.
Sutopo Puro Nugroho, portavoce dell’Agenzia indonesiana per la meteorologia, il clima e la geofisica (Bmkg), ha dichiarato che in questi mesi circa 43 milioni di persone hanno inalato sostanze tossiche anche se il numero potrebbe essere molto più alto: “Questo è un crimine contro l’umanità di proporzioni gigantesche. Ma ora non è il momento di puntare il dito contro i responsabili, bensì di concentrarsi su come possiamo affrontare questa situazione rapidamente”.
Dear PM @NajibRazak, do something for Malaysia & our neighbour #pesanuntukpresidenRI #evakuasikami #rawatkorbanasap pic.twitter.com/gAeCN6YyRJ
— twt_marathon (@twt_marathon) 20 Ottobre 2015
Intanto la popolazione ha deciso di far sentire la propria voce, spesso inascoltata dal governo di Giacarta guidato dal presidente Joko Widodo. Su Twitter sono stati lanciati gli hashtag #EvakuasiKami (evacuateci) e #RevolusiLangitBiru (rivoluzione del cielo blu), diventati virali in poche ore e che raccolgono i tweet di persone che, cartelli alla mano, chiedono la fine immediata di questa situazione.
Indonesia readies shelter ships as haze last resort after #EvakuasiKami hits Twitter https://t.co/oQYjkc9MPQ pic.twitter.com/WUaZ9x8efa
— Coconuts Jakarta (@CoconutsJakarta) 23 Ottobre 2015
Gli effetti degli incendi si sentono anche nei paesi confinanti, come Malesia e Singapore, dove molte scuole sono state costrette a chiudere e molti eventi che si dovevano tenere all’aperto sono stati cancellati, così come numerosi voli che, se decollati, avrebbero messo a rischio la vita dei passeggeri. Per tutti questi motivi, è in atto una campagna di boicottaggio di molti prodotti made in Indonesia. Il paese è criticato da più parti perché accusato di non fare abbastanza per contrastare un reato che va avanti da anni. Sono in molti a chiedersi perché sia così difficile lanciare il messaggio “se appicchi un incendio, vai in galera” e quali siano i veri interessi che ci sono dietro questo dramma.
I governi di Malesia, Singapore, Australia, Giappone e Russia hanno offerto assistenza a Widodo attraverso l’invio di elicotteri e canadair. Ma l’aiuto non sembra sufficiente. È stato stimato che gli incendi siano costati al governo indonesiano già 30 miliardi di dollari (circa 27,2 miliardi di euro). Una cifra enorme per un paese all’inseguimento della crescita. Un danno incalcolabile per un territorio, in teoria fortunato per la presenza di foreste meravigliose, che dovrebbe puntare sullo sviluppo sostenibile, senza lasciare indietro nemmeno un ettaro di suolo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo una ricerca, la teobromina, una sostanza chimica presente nel cioccolato fondente, potrebbe rallentare l’invecchiamento biologico.
Una lista di storie e notizie positive del 2025 che ci danno speranza perché raccontano che il cambiamento è possibile e che sta già accadendo.
La manovra all’interno della legge di bilancio prevede una riduzione del 75% delle risorse destinate al miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano.
Hyundai supporta il progetto LifeGate nella fornitura di kit che sfruttano la tecnologia FoamFlex, in grado di assorbire oli e idrocarburi .
Il Natale si avvicina, insieme alla voglia di fare un dono ai propri cari, senza alimentare il consumismo. Le proposte delle startup ci aiutano a centrare l’obiettivo.
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.


