Casa ecologica

Casa ecologica: come costruire una casa ecosostenibile

Costruire una casa ecologica, ecosostenibile migliora la nostra vita e diminuisce notevolmente il nostro impatto sull’ambiente.

Costruire una casa ecologica, ecosostenibile migliora la nostra vita e diminuisce il nostro impatto sull’ambiente. Una casa ecologica ed ecosostenibile è per definizione un’abitazione progettata, costruita ed arredata in maniera tale da prediligere la scelta dei materiali naturali, l’efficienza energetica, la riduzione dei consumi energetici, l’uso di energie rinnovabili e di elettrodomestici sempre più intelligenti. Una casa dove comfort abitativo e prestazioni vengono sviluppate di pari passo.

casa ecologica
Un esempio di casa ecologica è la Nist Test House a Washington, negli Stati Uniti

Il settore dell’edilizia, oggi, è responsabile della metà dei consumi energetici di tutta Europa. In Italia spendiamo in media tra i 1.500 e i 2mila euro all’anno per riscaldare o rinfrescare le nostre abitazioni (dati Legambiente).

Caratteristiche della casa ecologica

Per ridurre gli sprechi e rendere la nostre case più confortevoli sono oggi disponibili materiali, tecnologie e soluzioni innovative che permettono di risparmiare sulle bollette e di vivere meglio all’interno delle mura domestiche. Il progetto di una casa ecologica dev’essere seguito da esperti, ingegneri e architetti del settore che sappiano consigliare e suggerire le migliori tecniche, adatte ai nostri scopi. Che si tratti di costruire ex novo o di riqualificare l’esistente, i punti da seguire sono questi.

La scelta dei materiali per la casa ecologica

Si potrà optare per una casa ecologica in legno: in questo caso si dovrà prediligere materia prima certificata Fsc o Pefc, di qualità e prodotta da aziende qualificate. Per l’isolamento di una casa ecologica meglio preferire dei materiali di origine naturale come la lana di roccia, il sughero, o la lana minerale. Inoltre, stanno tornando in auge materiali antichi come la canapa, la calce e l’argilla: naturali e dalle elevatissime prestazioni.

Rinnovabili e accumulo

Evidentemente una delle scelte fondamentali. Oggi il prezzo di un impianto fotovoltaico si è ridotto moltissimo rispetto agli anni in cui erano attivi gli incentivi statali. Questo grazie a un’offerta maggiore e al miglioramento dell’efficienza dei pannelli. Meglio se si riesce ad accoppiare il fotovoltaico con il solare termico per riscaldare l’acqua a uso domestico. L’evoluzione del fotovoltaico però sta nell’accumulo o storage di energia, ovvero nell’installazione di batterie in grado di stoccare l’energia prodotta e di rilasciarla nel momento di necessità. Ciò serve in particolare per ridurre l’acquisto di energia dalla rete e evidentemente per avere energia disponibile anche quando il sole non c’è.

Riscaldamento e raffrescamento

In questo caso le possibilità sono multiple, tutte da valutare caso per caso. Se in fase di progettazione è meglio preferire un impianto di riscaldamento a pavimento, capace di ridurre i moti convettivi all’interno dell’abitazione e i consumi, per il riscaldamento d’inverno e il raffrescamento d’estate è meglio preferire pompe di calore aria/aria o aria/acqua che possono essere alimentate da fotovoltaico. Da tenere in considerazione poi gli infissi e i serramenti che contribuiscono a isolare la casa da sbalzi termici indesiderati. Anche la tinteggiatura esterna ed interna degli ambienti può contribuire a ridurre i consumi ed aumentare l’efficienza: grazie alle nanotecnologie e a molecole come gli ossidi di silicio e di titanio.

Domotica

Smart metering, energy managing, cloud. Termini forse ostici ma sempre più di uso comune. Oggi la domotica può entrare direttamente nelle nostre case per misurare i consumi effettivi e guidare l’utente a intervenire laddove c’è più bisogno. I servizi oggi a disposizione collaborano in maniera intelligente a risparmiare l’energia domestica, aiutando l’utente a tagliare i consumi anche d’acqua.

Riqualificazione dell’esistente

Il futuro dell’edilizia passa da qui. Riqualificare il patrimonio immobiliare esistente partendo dai singoli appartamenti, fino ai palazzi e interi quartieri. Ogni anno la vetustà del patrimonio immobiliare italiano costa alle famiglie 42 miliardi di euro, per una media di 1.650 euro ad abitazione (dati Rebuild). Oggi architetti, ingegneri, aziende e costruttori edili sono uniti per diffondere sempre più questo concetto anche nel nostro paese. Le opportunità e le offerte non mancano, sia in termini di preparazione che di tecnologie a disposizione.

Quanto costa costruire una casa ecologica

I costi per costruire una casa ecologica saranno ovviamente superiori alla media. Questo dipende sia dalla qualità dei materiali scelti, sia dal tipo di maestranze alle quali dovremo affidarci, più qualificate e meglio preparate per realizzare il nostro obiettivo: una casa ecocompatibile. L’investimento iniziale però sarà ammortizzato nel giro di qualche anno grazie alle migliori prestazioni energetiche di quella che potremmo anche considerare una casa a impatto (quasi) zero.

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