Le centrali a carbone funzioneranno ancora per 40 anni, ma il tempo non c’è

Siamo ancora molto lontani dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi, nel mondo continua a crescere la domanda di energia che è prevalentemente compensata da carbone e fossili. Il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia.

Nel 2018 la domanda di energia a livello mondiale è cresciuta del 2,3 per cento rispetto al 2017, mai così tanto negli ultimi dieci anni. L’aumento è dovuto principalmente dall’andamento positivo dell’economia globale e da una maggiore necessità di riscaldamento e raffreddamento in alcune regioni. A fare la parte del leone è il gas naturale che registra la maggiore crescita, pari al 45 per cento dell’aumento dei consumi di fonti energetiche. Un andamento dovuto in particolare all’aumento della domanda degli Stati Uniti e Cina. I dati arrivano dall’ultimo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia sul consumo energetico globale e sulle emissioni di CO2.

“L’anno scorso può essere considerato ancora un anno d’oro per il gas che rappresenta quasi la metà della crescita della domanda globale di energia. Ma nonostante il maggiore incremento delle rinnovabili, le emissioni globali sono ancora in aumento, dimostrando ancora una volta che è necessaria un’azione urgente su tutti i fronti, sviluppando tutte le soluzioni di energia pulita, riducendo le emissioni e stimolando gli investimenti e l’innovazione, compresa la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio “, ha detto Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Aie.

Per colpa del carbone crescono le emissioni di CO2

Per il secondo anno consecutivo, nel 2018 i combustibili fossili hanno rappresentato circa il 70 per cento della crescita della domanda energetica. Anche solare ed eolico sono cresciuti ma in misura minore, il loro aumento, infatti, non è stato abbastanza veloce da soddisfare la maggiore domanda di elettricità a livello globale che in parte è stata soddisfatta con il carbone.

Di conseguenza, le emissioni globali di CO2 sono aumentate dell’1,7 per cento (33 gigatonnellate) e l’uso di carbone per la sola generazione elettrica ha superato le 10 Gt di CO2, rappresentando così un terzo dell’aumento totale. La maggior parte dell’aumento di anidride carbonica è da imputare da una nuova serie di centrali a carbone in Asia. La maggior parte della capacità di generazione a carbone si trova appunto in Asia, con impianti che in media hanno 12 anni, questo significa ancora decenni di attività rispetto a una vita media di 50 anni di questo tipo di centrali.

mobilità elettrica
La mobilità elettrica sta determinando un aumento dei consumi elettrici ©Gettyimage

L’elettricità è il carburante del futuro

L’elettricità continua a posizionarsi nel contesto energetico mondiale come il “carburante” del futuro con una domanda elettrica globale di oltre 23.000 TWh, in crescita di oltre il 4 per cento nel 2018. Questa rapida ascesa, in parte legata alla mobilità elettrica, sta spingendo l’elettricità verso una quota pari al 20 per cento del consumo finale sul totale di energia. L’aumento della produzione elettrica è responsabile di circa metà della crescita della domanda di energia primaria.

Le fonti rinnovabili hanno contribuito in modo determinante all’incremento della generazione elettrica, rappresentando quasi la metà della nuova domanda. La Cina rimane il leader nelle energie rinnovabili, sia per l’energia eolica sia solare, seguita dall’Europa e dagli Stati Uniti.

ondate di calore
Le ondate di calore determinano un aumento dei consumi elettrici destinati al raffrescamento © David McNew/Getty Images

Cresce la domanda energetica a causa del clima

Quasi un quinto dell’aumento della domanda globale di energia proviene da una maggiore domanda di riscaldamento e raffrescamento a causa di un aumento delle temperature estreme, vale a dire inverni rigidi ed estati molto calde, con il superamento di record storici.

Cina, Stati Uniti e India hanno rappresentato circa il 70 per cento dell’aumento della domanda di energia in tutto il mondo. Gli Stati Uniti hanno registrato il maggior aumento della domanda di petrolio e gas in tutto il mondo. Il loro consumo di gas è salito del 10 per cento rispetto al 2017, l’aumento più rapido dall’inizio delle registrazioni dei dati dell’Aie nel 1971. Tanto per dare un’idea, l’aumento annuale della domanda di energia negli Stati Uniti è stata equivalente al consumo attuale di gas del Regno Unito.

Gas, petrolio e carbone. La terribile tripletta

La domanda globale di petrolio è aumentata dell’1,3 per cento nel 2018, stimolata soprattutto dagli Stati Uniti con l’avvio di grandi progetti petrolchimici che hanno innalzato la richiesta e hanno parzialmente compensato il rallentamento della domanda di carburanti in India. Stati Uniti e la Cina hanno così guidato la crescita, mentre Giappone e Corea hanno registrato un calo dei consumi, ferma invece la domanda europea.

Il consumo di gas naturale è cresciuto del 4,6 per cento lo scorso anno, il suo maggior incremento dal 2010 in poi. Questo secondo anno consecutivo di forte crescita, dopo un aumento del 3 per cento nel 2017, è stato guidato dalla crescente domanda di energia e dalla sostituzione di parte del carbone con il gas naturale, visto da molti come fonte intermedia per la transizione energetica. Il passaggio dal carbone al gas ha rappresentato oltre un quinto dell’aumento della domanda di gas.

La domanda globale di carbone è cresciuta, ma il suo ruolo nel mix globale continua ad essere in declino. L’aumento dello 0,7 per cento dello scorso anno è stato significativamente più lento del tasso di crescita annuale medio del 4,5 per cento nel periodo 2000-2010. Ma, mentre la quota di carbone nella domanda di energia primaria e nella generazione elettrica continua a diminuire seppur lentamente, il carbone rimane comunque la più grande fonte per la produzione elettrica e la seconda fonte di energia primaria.

 

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