Il 90% degli italiani si sente “costretto” a usare l’auto a causa del trasporto pubblico poco efficiente e di una cattiva pianificazione urbanistica.
Ricarica low cost per le auto elettriche grazie allo stoccaggio domestico dell’energia
Dopo Tesla, Nissan e Mercedes-Benz, ora anche Bmw si cimenta nel settore dello stoccaggio domestico dell’energia integrato con una fonte rinnovabile. Tagliare le spese in bolletta e risparmiare sulla ricarica delle auto elettriche è possibile.
La ricetta per la mobilità sostenibile del futuro prevede tre ingredienti fondamentali: le auto elettriche, l’energia ottenuta dalle fonti rinnovabili e i sistemi di stoccaggio domestico. Questi ultimi in costante espansione, dato che alla nota tecnologia Powerwall dell’americana Tesla, specializzata nella realizzazione di vetture a zero emissioni, si sono affiancate le proposte della giapponese Nissan, della tedesca Mercedes-Benz e, ora, anche del colosso Bmw. Realtà unite dalla visione in base alla quale l’automobilista di domani non sarà un semplice fruitore di servizi, ma anzi diventerà egli stesso un produttore d’energia.
Stoccaggio d’energia dalla rete o da fonti rinnovabili
I sistemi di stoccaggio domestico prevedono l’accumulo della corrente attingendo dalla rete quando i costi sono più bassi, ad esempio di notte, oppure producendo l’energia in proprio, specie mediante impianti fotovoltaici e geotermici. Energia da utilizzare nei momenti di picco e durante i black-out, oppure da rivendere all’operatore quando in eccesso. Opzione, quest’ultima, non ancora possibile in Italia, ma già praticata in altri Paesi europei come l’Olanda e la Germania. Una strategia quattro volte virtuosa, in grado d’incrementare il ricorso alle fonti rinnovabili, agevolare la diffusione dei veicoli a ridotte emissioni, tagliare le spese in bolletta e ottimizzare la gestione della rete.
https://youtu.be/g_CqGsGHJqY
Nissan prevede lo stoccaggio con batterie riciclate
In primis è stata Tesla a progettare una soluzione che integrasse fonti rinnovabili, ricarica delle vetture e alimentazione della rete di casa. La strategia della casa americana prevede l’utilizzo di un accumulatore, denominato Powerwall – oggi giunto alla seconda generazione – sviluppato appositamente. In seguito, Nissan si è spinta oltre, proponendo il sistema di stoccaggio xStorage Home, basato sull’utilizzo di batterie al litio giunte a “seconda vita”, vale a dire non più utilizzabili per la propulsione dei veicoli e convertite ad altri ruoli. Il costruttore nipponico ha così reso ancor più sostenibile la mobilità elettrica, fornendo una soluzione all’annoso problema del riciclo degli accumulatori divenuti inadatti all’autotrazione. Mercedes-Benz, dal canto proprio, con il progetto Energy ha puntato a creare un ecosistema elettrico il più possibile indipendente dalla rete pubblica. In Germania, ad esempio, realizza unità di stoccaggio agli ioni di litio da 2,5 kWh, collegabili fra loro sino a un massimo di otto mobili da 20 kWh. Una potenza degna di nota.
Il sistema di stoccaggio Bmw arriva a 33 kWh
L’ultima arrivata in ordine cronologico nel settore dello stoccaggio domestico è la tedesca Bmw, impegnata in favore della mobilità sostenibile grazie alla berlina a zero emissioni i3 cui si affianca una gamma sempre più vasta di vetture ibride plug-in. Bmw, nel dettaglio, ha presentato il programma Digital Charging Service che, alla ricarica intelligente delle vetture, aggiunge l’allineamento con i pannelli solari e la possibilità di dirottare l’energia immagazzinata nella batteria di casa per il ripristino delle batterie dell’auto, tagliando ulteriormente i costi. Una soluzione che, similmente a Nissan, può affidarsi a un accumulatore derivato da celle esauste, nello specifico della compatta i3, arrivando a un picco di 33 kWh.
Lo stoccaggio domestico alla base della città del futuro
I moderni sistemi di stoccaggio possono tradursi, secondo le stime Nissan, in un risparmio medio annuo di circa ottocento euro per famiglia. Considerando che il sistema xStorage, sviluppato congiuntamente da Nissan ed Eaton, azienda leader nella gestione dell’energia, è proposto in prevendita nel Regno Unito, in Norvegia e Germania – entro pochi mesi arriverà anche in Italia – in sei varianti con prezzi compresi tra 4.270 e 6.800 euro (installazione esclusa), sono necessari circa sei/otto anni per recuperare l’investimento. Il lato economico, però, non è il solo punto di forza dell’accumulo domestico d’energia. Tale pratica rientra infatti in una più ampia visione della città del futuro, nella quale le auto – a ridotte emissioni – costituiranno il perno della sostenibilità anziché un fattore critico per la qualità della vita. I veicoli elettrici saranno infatti integrati negli edifici quali hub energetici, si ricaricheranno durante la sosta a bordo strada grazie ai sistemi induttivi (wireless) e la guida autonoma consentirà di ridurre drasticamente il traffico oltre a favorire inedite forme di car sharing. La “stazione di servizio” del futuro sarà l’auto stessa, in grado di cedere energia qualora collegata, ad esempio, a una casa o a una bicicletta a pedalata assistita.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Con il debutto della suv iX2 procede la transizione del gruppo Bmw. In crescita il mercato delle elettriche col “15% delle vendite totali”. Annunciati 15 nuovi modelli a “zero” emissioni nel 2024.
Pratiche, spaziose, quasi mai belle: dopo i successi degli anni ’90 le monovolume sono al tramonto, rimpiazzate da suv e crossover. Meglio se elettrici, come la nuova Renault Scenic.
Dopo l’annuncio il dicembre scorso, l’elettrica E-3008 adesso è disponibile nelle concessionarie; dall’accesso agli incentivi all’autonomia reale, fino alla forte attenzione al comfort, vi raccontiamo tutto nella nostra prova.
La Lombardia prima regione per colonnine, la Campania registra il maggiore incremento. Il nostro paese non sfigura nel confronto con le nazioni europee.
Aumenta la vendita di auto elettriche ma siamo ancora lontani dalla media europea. Crescono le colonnine di ricarica e si arresta l’ascesa delle e-bike.
Icona pop degli anni Settanta, oggi debutta ufficialmente l’elettrica Renault 5 E-Tech. Ripercorriamo con le immagini la storia della city car francese, nuovo simbolo della transizione elettrica del marchio.
La grande sfida dell’auto elettrica è quella dell’accessibilità, giocata sui valori della leggerezza e dell’efficienza; fra gli esempi virtuosi più recenti, la nuova Dacia Spring electric.
Le auto elettriche in Italia sono troppo grandi e costose. Dalla primavera sono attesi però modelli più compatti e accessibili, come la Citroën e-C3.