Dal 2027 le norme europee renderanno obbligatorio il passaporto digitale per quasi tutte le batterie dei veicoli elettrici: più attenzione all’ambiente e ai diritti umani.
Ecco lo pneumatico che genererà energia elettrica
Un concept presentato da Goodyear al Salone di Ginevra 2015. Che mostra come saranno gli pneumatici di domani.
Potremmo presto dire addio all’ansia da prestazione per quanto riguarda la durata e l’autonomia delle auto elettriche. È quel che pensano in Goodyear, una delle maggiori produttrici di pneumatici al mondo, che al Salone Internazionale di Ginevra ha presentato due prototipi di pneumatici.
Lo pneumatico denominato “BHO3”, che sfrutterà il calore prodotto dal rotolamento per produrre energia elettrica e il “Triple Tube”, che contiene appunto tre camere in grado di regolare la pressione dello pneumatico a seconda delle condizioni del manto stradale.
Gli pneumatici anche nel prossimo futuro, avranno un ruolo fondamentale nella riduzione dei consumi e nell’efficienza dei veicoli. Se gonfiati correttamente consentono di risparmiare il 4 per cento di carburante e 5 grammi di CO2 per ogni chilometro percorso.
“Questi prototipi reinventano il ruolo che gli pneumatici avranno in futuro. Prevediamo che i nostri prodotti diventeranno integrati con i veicoli e con i conducenti, più sostenibili e più versatili”, ha spiegato Joe Zekoski, vice presidente e capo del comparto tecnologico di Goodyear.
Il BHO3, spiega l’azienda in una nota, genererà energia attraverso materiali in grado di catturare il calore prodotto durante il rotolamento e la flessione e di ottimizzare la produzione di elettricità, anche se non specifica esattamente il meccanismo.
Zekoski conferma che i prototipi rappresenteranno un aspetto essenziale della strategia di innovazione di Goodyear: “È molto importante per noi rimanere saldamente radicati nel nostro processo di innovazione per anticipare le esigenze in rapida evoluzione dei nostri clienti”, ha concluso Zekoski.
Dopo lo pneumatico realizzato con la gomma ricavata dal tarassaco, ecco quello che ricarica le batterie. E visto il nome dell’azienda, che ha 50 stabilimenti in 22 Paesi, c’è da credere che un giorno lo vedremo rotolare sulle nostre strade.
Immagini via Goodyear
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